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Gallo non si fida dell’Andria: “Non possiamo mollare di un centimetro. Schenetti? Ci siamo chiariti”

Terza sfida in una settimana sulla strada del Foggia che potrebbe dare la svolta al campionato in caso di tre punti. Fabio Gallo però non si fida dell’Andria, prossimo avversario dei rossoneri domani allo Zaccheria: “Questa è la sfida più difficile, dobbiamo stare con i piedi per terra consapevoli che siamo in zona playout contro una squadra che ha battuto bene il Messina. Non mi aspetto che vengano qui in modo spavaldo e per noi non sarà facile. Non abbiamo la possibilità di mollare un millimetro, se lo facciamo vuol dire che non possiamo fare questo lavoro”.

L’ATTEGGIAMENTO. Il tecnico rossonero elogia l’atteggiamento dei suoi visto anche contro la Juve Stabia: “Tutti devono stare dentro questo progetto altrimenti chi non lo sarà resta fuori. Martedì Peralta e Ogunseye sono entrati e hanno prodotto il gol. È questo l’atteggiamento giusto”.

I SINGOLI. Fondamentale, la testa, dunque. “Stanno bene - dice Gallo - anche con il Crotone avevo visto il giusto atteggiamento. Voglio che i miei calciatori giochino con tranquillità”. Tutti disponibili tranne Papazov per domani, probabile dunque che si vada verso una conferma del 3-5-2 diventato ormai un “marchio di fabbrica” di Gallo e in cui, vista la squalifica di Vuthaj, Tonin sembra favorito su Ogunseye per affiancare D’Ursi. “La partita contro la Gelbison aveva dato già un segnale importante, avevo visto l’attenzione giusta negli allenamenti e dopo il primo tempo - spiega Gallo -. I ragazzi hanno capito che non è ammissibile la non voglia di recuperare la partita. Devono trovare gli stimoli dentò di loro e capire che le gare si possono recuperare”. Infine, una battuta su Schenetti che appare ancora fuori dagli schemi: “Ci siamo parlati e chiariti su cosa vogliamo l’uno dall’altro – spiega il mister del Foggia -. Non posso permettermi di perdere un giocatore come lui. Per me sarebbe un play perfetto ma stiamo studiando la soluzione migliore, tutti i giocatori devono sapersi adattare. Se poi non ci riusciremo ognuno prenderà le proprie decisioni”.

di Saracino Nicola


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