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Servizi comunali, tutti soddisfatti

A tre settimane dal via di "Mettiamoci la faccia", la maggioranza dei cittadini non critica

Se quello delle lamentele è lo sport più praticato, evidentemente Foggia ha perso un po’ di atleti. Lo dimostra il primo report del progetto “Mettiamoci la faccia”, a cui il Comune ha aderito a inizio luglio. Da tre settimane i cittadini possono indicare il servizio di gradimento sui servizi comunali (indicato dalle faccine verdi, gialle e rosse) e finora il giudizio prevalente è stato abbondantemente la faccina verde e sorridente.
I NUMERI.  Sul sito del Comune di Foggia, alle 11 di stamattina il numero di utenti totali a cui è stato prestato servizio era 842, ma di questi soltanto 197 (il 23,40 %) ha espresso un’opinione, cioè solo uno su quattro ha scelto di dare il proprio giudizio sul servizio. Complessivamente, il 78% delle persone ha scelto la faccina verde, l’8% quella gialla (giudizio neutro) e il 12% la rossa. Il motivo principale del giudizio negativo è da riscontrare nell’attesa: il tempo per sbrigare la pratica è ritenuto eccessivo da quasi tutti gli insoddisfatti.
“DEVE RITORNARE”. Entrando nello specifico, per il commercio e le attività produttive, solo 4 utenti hanno scelto di aderire all’iniziativa: uno di loro (che fa però schizzare la percentuale al 25%), ha giudicato insoddisfacente il servizio perché gli è stato detto di “ritornare”. È l’attesa, invece, il motivo principale della faccina rossa espressa dal 13% degli utenti che sono transitati dall’Ufficio comunale preposto a rilasciare certificati e documenti: compresi i “neutri”, è la più alta percentuale di insoddisfazione del servizio.
EDILIZIA OK. Sarebbero troppo facili le battute: urbanistica ed edilizia al Comune di Foggia, ricevono solo complimenti. Un solo insoddisfatto (6%) perché costretto a ritornare per sbrigare la pratica, per il resto tutti gli utenti felici del servizio. Infine, uno 0 sulla casella riguardante la Polizia municipale: nessun utente transitato e perciò nessun giudizio espresso. Anche in questo caso, però, le risatine sotto i baffi non sono ammesse. Altrimenti, bisogna “metterci la faccia”.

di Redazione 


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