Poche presenze e assenza di tutele, la crisi del cinema che non riparte: l'intervista a Francesco Cicolella IL VIDEO
Doveva essere la stagione della ripartenza per il settore della cultura, ma non lo è per il cinema che continua nella sua crisi di presenze e, di conseguenza, incassi.
LA CRISI. Le difficoltà sono nei numeri: nell’anno 2021 rispetto al 2020 c’è stata una diminuzione degli incassi e delle presenze rispettivamente del -7,19% e del -11,87%, mentre in confronto al 2019 del -73,36% e del -74,60%. Riguardo invece alla media del periodo 2017-2019 si è registrato più in generale un calo del -71,39% degli incassi e del -73,03% delle presenze (fonte Anica).
A FOGGIA. Non è da meno Foggia, dove gli esercenti lamentano la difficoltà a ripartire. Si "salva" in qualche maniera l'Altrocinema Cicolella che, dopo i lavori di ristrutturazione, mantiene un buon livello di presenze rispetto alle sale a tre schermi. "A livello nazionale è lo spazio temporale di esclusiva del cinema, che non è stato ripristinato dopo il Covid a discapito delle sale. Non si tratta di far fare soldi al cinema, ma si tratta di riconsiderare i cinema come luoghi di aggregazione, evitando l'isolamento", commenta l'esercente cinematografico Francesco Cicolella.
Cercate di RESISTERE arriveranno tempi migliori, non mollate, la città è avvilente. Inventate iniziative per utilizzare al meglio questi luoghi in maniera alternata come si fa in agricoltura a seconda delle stagioni. Inventate concorsi per giovani, offrite gli spazi in affitto per suonare.
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