Si scaglia contro passanti e carabinieri in pieno centro, a ridosso del coprifuoco notturno: arrestato
“Soggetto in evidente stato di escandescenza che minaccia, inveisce contro residenti e passanti, e che si accanisce, danneggiandoli, contro i tavolini di uno dei locali presenti nella centralissima Piazza Nocelli”.
TOTALE ESAGITAZIONE. È la segnalazione ricevuta dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Lucera, arriva intorno alle ore 23, poco prima del coprifuoco. Immediatamente giungono sul posto due equipaggi dei carabinieri, uno della Stazione di Lucera ed altro della Stazione di Castelnuovo della Daunia, ambedue in servizio nel centro federiciano. I militari si trovano davanti DB.G., nota conoscenza delle Forze di Polizia, in totale stato di esagitazione. Cercano di dialogare con lui, di ricondurlo alla calma, ma ogni tentativo, fin da subito, appare vano.
SI SCAGLIA CONTRO I MILITARI. L’uomo, in preda a uno stato di agitazione psicofisica, in apparenza immotivato, perde immediatamente di vista passanti e tavolini per iniziare ad inveire e scagliarsi contro i militari accorsi sul posto con una violenza inaudita. C’è voluta tutta la professionalità e l’accortezza degli operanti per bloccarlo e porlo in sicurezza all’interno dell’autoradio, scongiurando il verificarsi di più gravi conseguenze. Tutto a loro discapito, con lesioni patite da 3 dei 4 militari giudicate guaribili dagli 8 ai 12 gg di prognosi.
IN CASERMA, ALTRO SHOW. Ma non è bastato. Giunto in caserma, durante lo svolgimento delle formalità di rito, nonostante fosse posto in sicurezza e piantonato a vista da militari, l’uomo non esitava a scagliarsi nuovamente contro di loro, rompendo la vetrata di una porta ivi presente. Dopo essere stato dichiarato in stato di arresto, riconosciuto colpevole dei reati di resistenza a P.U., lesioni personali e danneggiamento, veniva tradotto presso la casa circondariale di Foggia. A seguito della convalida dell’arresto da parte del Tribunale di Foggia è stato disposto applicarsi nei confronti del reo la misura cautelare degli arresti domiciliari.
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