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Silenzio, parla Samuel

Dal Camerun, una brutta storia di discriminazione sessuale. Questa sera al Tolleranza Zero

Arrestato nel suo paese perché omosessuale. Maltrattato, torturato, è fuggito in Nigeria e, dopo una storia tutta da raccontate, è arrivato in Italia, nell’aprile del 2012, dove ha ottenuto lo status di rifugiato politico. Prima di lasciare Foggia, Samuel vuole raccontare la sua storia. Questa sera, ore 18.30, da Tolleranza Zero.
FUGA DAL CAMERUN. La storia di Samuel è quella che da molti anni vivono tantissimi ragazzi e ragazze non solo del Camerun, ma anche di altri paesi africani e non. Una storia di discriminazione sessuale e di violenza, soprattutto, vissuta sulla propria pelle, tanto da costringerlo alla fuga. Tutto è cominciato il 18 agosto del 2011, quando il trentaseienne Samuel è stato arrestato nel suo paese, a causa del suo orientamento sessuale. Ha subito le peggiori vessazioni, con la compiacenza della polizia locale, che successivamente ha dovuto corrompere per fuggire dall’ospedale nel quale era stato ricoverato a causa delle percosse subite. In Nigeria poi, si è organizzato per raggiungere l’Italia, dove ha iniziato un delicato percorso medico e legale.
IN ITALIA. Lo scorso settembre, finalmente, il Ministero dell'Interno ha riscontrato la veridicità della sua storia e gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato, scongiurando il pericolo di un rimpatrio: "In caso di rientro nel paese di origine – si legge infatti – si evidenzia un pericolo di persecuzione in ragione del suo orientamento sessuale".
Samuel vuole rifarsi una vita in Italia ma, prima di lasciare Foggia in vista di un suo trasferimento altrove, vuole anche denunciare quanto vissuto nel corso degli ultimi mesi della sua difficile esistenza, affinché si conosca una delle tante realtà nelle quali essere se stessi è considerato un reato.

di Redazione 


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