Sindrome del Bambino Scosso, anche a Foggia un infopoint su come prevenire i rischi
Scuotere violentemente un neonato per cercare di calmare il suo pianto inconsolabile può causare una forma di trauma cerebrale che in 1 caso su 4 porta al coma o alla morte: è la Sindrome del Bambino Scosso (Shaken Baby Syndrome), oggi in Italia, ancora troppo poco conosciuta. Il 6 e 7 aprile, tornano le Giornate nazionali di prevenzione che portanogli infopoint della campagna di Terre des Hommes NONSCUOTERLO! per spiegare cos’è la Shaken Baby Syndrome e come prevenirla, in 70 città di 18 regioni italiane, tra le quali anche Foggia.
A FOGGIA. La dott.ssa Anna Libera Latino, pediatra di famiglia e responsabile dell’Area Abuso e Maltrattamento della FIMP Nazionale, ha coordinato l’iniziativa per Foggia e provincia, con la collaborazione della FIMP Foggia e di Federfarma Foggia: video e materiali informativisaranno diffusi nelle farmacie che hanno aderito alle due giornate di sensibilizzazione. Lunedi 7 aprile, dalle 17.00 alle 20.00, infopoint sarà dunque a Foggia presso la Farmacia Moderna, Corso Giannone 204.L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Terre desHommes e SIMEUP (Società italiana di medicina di emergenza e pediatria), con ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), nonché con la Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento Infantile.
I RISCHI. I più colpiti da questa forma di trauma cerebrale sono i bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto del lattante, che può assumere caratteristiche tali da portare il genitore o chi si prende cura del bambino a reagire in maniera incontrollata e violenta, scuotendo il lattante. In 1 caso su 4 questo gesto può causare il coma o la morte del neonato, ma molti altri sono gli effetti devastanti che pochi secondi di scuotimento possono provocare, compromettendo per sempre il futuro e la crescita del bambino: danni cerebrali, problemi alla vista o all’udito, disturbi comportamentali o di coordinazione motoria.
SCARSA INFORMAZIONE. “La Sindrome del Bambino Scosso è una forma di maltrattamento infantile spesso inconsapevole, che può derivare dalla scarsa informazione e totale inconsapevolezza delle drammatiche conseguenze che, la perdita di controllo, anche solo per pochi secondi, può avere sul neonato. Non sempre quindi è frutto di una reale intenzione di nuocere al bambino. – spiega Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes – Per questo può essere facilmente evitata con una corretta informazione e formazione dei genitori e di chiunque altro si prenda cura del bambino. È importante illustrare quali comportamenti non vanno mai adottati per cercare di calmare il pianto del neonato e che, se si sente di stare perdendo il controllo, piuttosto che incorrere in comportamenti dannosi, può essere utile allontanarsi un breve istante dal bambino, lasciandolo in un luogo sicuro, recuperare un proprio equilibro e chiedere aiuto”.
I PEDIATRI. Il ruolo di pediatri e operatori di pronto soccorso è fondamentale per riconoscere e prevenire i casi di Shaken Baby Syndrome. In 1 caso su 3 di quelli analizzati nell’indagine di Terre des Hommes, infatti, i bambini colpiti da questa sindrome erano stati già condotti in Pronto Soccorso e presentavano altri segni di maltrattamento.
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