Stampa questa pagina

Da “Dagli all’untore” al “Dagli allo sporcaccione”: pericolo scampato, abbiamo trovato il nuovo nemico social…

 I social foggiani hanno il nuovo nemico: lo “sporcaccione”. Dopo l’untore potenziale, il runner, il tipo che usciva di casa senza valido (all’apparenza) motivo, il tipo senza mascherina, il tipo con mascherina ma portata male, ora abbiamo un nuovo nemico da combattere e condannare con foto virale: chi lascia le birre in giro per la città. In realtà, fino a ieri alle 23.59 era il tipo “che si assembra”. E quindi giù foto di parchi e piazze “piene di gente che non rispetta il distanziamento sociale”. Da mezzanotte, invece, con il sostanziale liberi tutti, tutti si sentono ulteriormente liberi di contestare la condotta morale degli altri. E così, alcuni scatti diventano virali: bottiglie di birra lasciate accatastate in alcune piazze, tradizionale ritrovo di gruppi di persone. Ovviamente, sbagliato: non le foto, ma il fatto di lasciare le bottiglie a terra. Basterebbe poco, soprattutto nella piazza immortalata (piazza Padre Pio, la zona delle statue) per evitare queste polemiche: si va, si beve la birra e si fa qualche metro in più per andare a gettare il vetro nell’apposita campana in viale Michelangelo. Non è difficile. Basta avere un pizzico, giusto un pizzico, di coscienza civile e volontà di “differenziarsi”, nel senso letterale del termine. E invece no. La piazza diventa un cimitero di birre. Scempio ambientale e pericolo per l’incolumità pubblica: a qualche bontempone potrebbe venire in mente di “giocare” a tirarle. Detto questo, il moralismo social, però, quando il dito indica la Luna, si ferma a guardare il dito. Eppure, basterebbe fare un giro nella famosa piazza per accorgersi che tutti, ma proprio tutti i bidoni, sono invasi da bottiglie di vetro. E lo sono ancora, nel primo pomeriggio, a distanza di numerose ore dalla movida serale/notturna. E allora, perché non pensare anche a chi dovrebbe vigilare e non lo fa? Chi dovrebbe pulire e non lo fa? Perché fermarsi a fare la morale al beone di turno (stolto, sciocco, ripetiamo, a non fare qualche metro in più), senza sottolineare al contempo, l’assenza di un’azienda (occhio, l’azienda, non i dipendenti; i vertici, non i lavoratori), che si fa bella quando pulisce il mercato o dopo il 24 dicembre, ma che non riesce ad assicurare tre bidoni in più in piazza Padre Pio o parco San Felice? E allora, cari delatori da tastiera, un consiglio: nelle vostre reprimende, continuate a biasimare (giustamente) chi sporca. Ma ricordatevi anche di chi è pagato per organizzare il lavoro, ma non pulisce.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload