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Soldi ai terremotati emiliani: anche la scuola Marconi di Cerignola contro la Provincia

Conto ancora bloccato e oggi la terra ha tremato ancora

La vergogna della Provincia: la scuola G. Marconi di Cerignola si rivolge al Commissario
 
 
“Ancorché non sia una grande somma, ci sembra giusto che le offerte raccolte giungano a destinazione com'era nelle intenzioni del promotore dell'iniziativa”. L'appello questa volta è della scuola elementare G. Marconi di Cerignola e arriva per mezzo di una lettera istituzionale indirizzata proprio al Commissario della Provincia di Foggia. L'oggetto, ancora una volta, è lo sblocco immediato della cifra imbarazzante raccolta dall'ente uscente guidato dal Presidente Pepe, promotore di un “conto corrente solidarietà” di fatto ignorato proprio dagli stessi politici che, per dirla alla loro maniera, “si erano fatti la bocca” in sede di consiglio, a poche ore dal terremoto emiliano. 
 
 
Formuliamo la presente per sollecitare l'invio dei fondi raccolti dalla Provincia di Foggia per le popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna
 
Firmato dal dirigente scolastico Maria Luigia Di Staso
 
che ha visto recapitare unicamente i soldi dell'assessore uscente Domenico Farina, nonostante la promessa di tutti gli assessori e dei consiglieri. 
 
 
All'appello mancano oltre 3000 euro, che sarebbero dovuti arrivare dai consiglieri e dagli assessori uscenti della Provincia (oggi commissariata), almeno stando alle promesse. Un anno fa (il comunicato ufficiale scaricabile dal sito istituzionale è datato 30 maggio 2012), l'ente lancia il "conto corrente solidarietà", attraverso l'assessorato ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile, guidato dall'assessore uscente Domenico Farina: una raccolta fondi da girare alle popolazioni dell'Emilia colpite dal terremoto. Un atto di solidarietà, dunque, al quale tutta la giunta provinciale ha dato il proprio assenso in sede di consiglio: ogni consigliere avrebbe donato il proprio gettone di presenza e ogni assessore la cifra ggi, solo Domenico Farina, il promotore dell'iniziativa, ha fatto il proprio dovere.
“Ancorché non sia una grande somma, ci sembra giusto che le offerte raccolte giungano a destinazione com'era nelle intenzioni del promotore dell'iniziativa”. L'appello questa volta è della scuola elementare G. Marconi di Cerignola e arriva per mezzo di una lettera istituzionale indirizzata proprio al Commissario della Provincia di Foggia. L'oggetto, ancora una volta, è lo sblocco immediato della cifra (imbarazzante) raccolta dall'ente uscente guidato dal Presidente Pepe, promotore di un “conto corrente solidarietà” di fatto ignorato proprio dagli stessi politici. Nessuno, a parte l'ex assessore Domenico Farina, ha mantenuto la promessa pattuita in sede di consiglio, consistente nel versare il proprio gettone di presenza (in realtà 100 euro a testa gli assessori, e 80 euro i consiglieri: LEGGI TUTTO). Al momento, ai terremotati emiliani non è arrivato un centesimo. E oggi, va aggiunto, la terra ha tremato ancora, in Emilia e in Toscana. L'emergenza resta, e qualsiasi cifra può essere utile alla causa.
IL SOLLECITO. “Formuliamo la presente per sollecitare l'invio dei fondi raccolti dalla Provincia di Foggia per le popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna”. La missiva, recapitata alla posta di redazione di Foggia Città Aperta, è ovviamente firmata dalla dirigente scolastica Maria Luigia Di Staso, com'è evidente dall'immagine riportata. Dopo lo sfogo del professor Michele Trecca (LEGGI LA LETTERA), titolare della libreria Ubik di Foggia e unica attività, insieme con la scuola cerignolana e con lo “sfortunato” assessore uscente Farina, ad aver versato il proprio contributo sul conto corrente attivato nel maggio 2012 dalla Provincia, arriva anche la denuncia da parte della scuola elementare G. Marconi. “Ho provato a fare alcune telefonate – ha ammesso Farina – ma alcuni hanno interpretato il mio comportamento come un tentativo di fare politica, di sfruttare la situazione, quando sappiamo bene che non è affatto così. Non ho accesso alla ragioneria, essendo scaduto il mandato, ma temo che nessuno si sia messo una mano sulla coscienza e abbia versato i soldi promessi, mi dispiace molto”.
“MI SAREBBE PIACIUTO ORGANIZZARE UNA CERIMONIA, MA...”. L'ex assessore ai Lavori Pubblici ha poi provato a spiegare che forse la mancanza, da parte dell'ente, è stata causata “più che altro ad un disordine interno all'amministrazione, che ha finito per dimenticarsene, nonostante la mia proposta sia stata approvata all'unanimità in sede di consiglio”. Cosa ancor più grave, a ben guardare, soprattutto perché la libreria foggiana e la scuola cerignolana hanno fatto leva proprio sulla proposta della Provincia per operare la raccolta fondi, promettendo dunque a lettori e ad insegnanti e genitori che il contributo di ciascuno, sarebbe finito dritto alle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna. Per colpa degli assessori e dei consiglieri della Provincia, che non hanno mantenuto la promessa, i soldi non sono mai partiti, causa l'imbarazzo di presentare una cifra poco sopra i 750 euro (“Mi sarebbe piaciuto organizzare una cerimonia pubblica – ha ammesso rammaricato Farina – ma con quella cifra, c'era solo da vergognarsi”). Al momento, i soldi sono bloccati e in attesa d'essere liquidati dal Commissario, verso cui è indirizzato l'operato della redazione di Foggia Città Aperta. Pochi o pochissimi, questi soldi devono giungere a destinazione.

di Redazione 


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