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Sorveglianza speciale e obbligo di soggiorno per otto pericolosi pregiudicati

La Questura di Foggia ha notificato la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno, per periodi diversi fra 1 e 5 anni, ad otto pericolosi pregiudicati appartenenti alla criminalità comune ed organizzata locali.

LE RICHIESTE. Le misure sono state richieste al Tribunale di Bari, in base alla nuova normativa cd. “Codice Antimafia”. Per cinque di loro, la richiesta è stata effettuata dal Questore di Foggia, per tre di essi, invece, dal Procuratore della Repubblica di Foggia. Le persone sottoposte a tale misura sono:
1.    M. A., classe 1987, di Foggia, soggetto gravitante nell’ambito della criminalità organizzata, nello specifico nel clan facente capo al gruppo Moretti, con precedenti per traffico di droga, furto aggravato, evasione, detenzione di anni e rapina aggravata, anni 4;
2.    Q. A., classe 1975, di Mattinata, soggetto gravitante nell’ambito della criminalità organizzata, nello specifico nel clan facente capo al gruppo "Romito" area garganica "Mattinata-Vieste-Manfredonia, con precedenti per detenzione illegale di armi, rapina, tentato omicidio, lesioni e sequestro di persona, estorsioni e stupefacenti, anni 3;
3.    D.P. M., classe 1987, di Orta Nova,  anni 1;
4.    S. V. classe 1987, di Cerignola anni 2;
5.    L A. , di Orta Nova, classe 1986, anni 3;
6.    G. F., di Manfredonia, classe 1987, anni 2;
7.    D.S. Adi Foggia, classe 1983, anni 1 e mesi 6;
8.    D.E.N. di San Severo, classe 1977, anni 1;

LA NORMA. Con tali misure la Polizia di Stato e la Procura della Repubblica di Foggia hanno imposto ad 8 pericolosi pregiudicati pesanti misure limitative, compreso l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza e l’obbligo di stare a casa nelle ore serali e notturne.
La Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, si applica ai soggetti che vengono ritenuti pericolosi per la sicurezza e per la pubblica moralità ed, in particolare, a quei soggetti che, sulla base di elementi di fatto:
- debbano ritenersi abitualmente dediti a traffici delittuosi;
- si sospetta vivano abitualmente, per la condotta ed il tenore di vita, anche in parte, con i proventi di attività delittuose;
- siano sospettati di essere dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica.

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di Redazione 


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