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Spending review, Barletta in provincia di Foggia?

Definiti dal Governo i criteri di riordino delle province

350mila abitanti ed una superficie territoriale di 2500 chilometri quadrati. Sono questi i requisiti che dovranno possedere le province alla luce dei criteri di riordino fissati oggi dal Consiglio dei Ministri in seguito al decreto sulla spending review.

IN ITALIA – Secondo i primi dati ISTAT, diffusi dall’Ansa, sono 43 in tutto le province che “resistono”: 4 in Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Campania; 3 in Veneto, Piemonte, Calabria e Puglia; 2 in Lazio, Liguria, Marche, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia. Molise, Basilicata ed Umbria si uniranno alla Valle d’Aosta come regioni uniprovinciali. Grossa incertezza, infine, per Toscana e Sardegna che allo stato attuale hanno solo Cagliari e Firenze “idonee”. Spetterà al Consiglio delle Autonomie Locali provvedere ai necessari accorpamenti.

IN PUGLIA – Tre come detto le province confermate in Puglia. Nessun problema per Foggia che con i suoi circa 650000 abitanti ed un’estensione di quasi 7000 chilometri quadrati continuerà ad esistere anche a seguito dei tagli. Salva anche Lecce grazie ad un’estensione territoriale di poco superiore al minimo stabilito, mentre Brindisi e Taranto dovranno procedere ad un accorpamento con o senza la città salentina. Resiste naturalmente Bari che entro il 1° gennaio 2014 dovrà “trasformarsi” in Città Metropolitana.

BAT IN PROVINCIA DI FOGGIA? Proprio tale circostanza rende plausibile l’ipotesi di un clamoroso effetto dei tagli di governo: l’intera provincia Barletta-Andria-Trani, a pochi anni dalla sua costituzione, potrebbe essere accorpata al territorio provinciale foggiano che passerebbe, così, ad un numero di comuni pari a 71, a patto di non perdere i 14 comuni “ribelli” che fanno l’occhiolino al Molise.
 
 

di Redazione 


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