Spiagge, indetto lo "sciopero degli ombrelloni": i balneari protestano e aspettano risposte dal governo sulle concessioni
Manifesteranno il loro disagio e disappunto ritardando l'apertura degli ombrelloni alle 9:30. I balneari sono in stato di agitazione e la protesta proseguirà fino a quando non riceveranno risposte dal governo rispetto ad alcuni temi legati al rinnovo delle concessioni.
LA PROTESTA. Se non arriveranno risposte dal governo - assicurano i promotori dell'iniziativa -, gli ombrelloni resteranno chiusi anche il 19 agosto per quattro ore e il 29 agosto per otto ore.
La protesta simbolica denominata sciopero degli ombrelloni è organizzata dal SIB Confcommercio e dalla FIBA Confesercenti.
Già il 3 agosto 2012, gli stabilimenti balneari tennero chiusi gli ombrelloni per un paio d’ore. Allora la categoria protestava contro il governo Monti, che voleva introdurre le gare delle concessioni, ma la legge non fu mai approvata. A distanza di dodici anni e dopo la manifestazione dello scorso 11 aprile in piazza a Roma che è rimasta inascoltata, le associazioni hanno deciso di replicare lo stesso format, ma le ragioni della protesta oggi sono diverse.
IL MODELLO. "Siamo costretti a protestare - spiegano - per salvaguardare le nostre aziende e, con esse, la balneazione attrezzata italiana che costituisce un modello di successo che il mondo ci invidia. Tutto ciò rischia di essere mortificato dall'assenza di un provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana, tutelando il lavoro e le aziende di chi ha avuto il solo torto di aver creduto nelle leggi dello Stato".
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