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Stop agli abbonamenti ferroviari con estensione regionale, Giannini risponde a De Leonardis

“Prendo atto con soddisfazione dell’impegno dell’assessore Giannini per reintrodurre, nella negoziazione del nuovo contratto di servizio con la società Trenitalia, l’estensione ai treni regionali della validità degli abbonamenti mensili AV, Freccia Bianca ed InterCity, sospesa dallo scorso mese di giugno. Ma al tempo stesso, se dovesse persistere un atteggiamento di totale chiusura della controparte, invito l’esecutivo a rivolgersi al mercato e alla concorrenza, alla luce del considerevole numero di utenti interessati e dei disservizi sopravvenuti”. Così Giannicola De Leonardis, presidente del gruppo Area Popolare, a conclusione dell’interrogazione presentata nel giugno scorso dopo la soppressione dell’agevolazione da parte di Trenitalia, alla quale era pervenuta risposta scritta ma che solo oggi si è potuta discutere in Consiglio regionale.

I DISAGI. Gli abbonamenti mensili ‘con estensione regionale’, infatti, permettevano a numerosi pendolari – in particolare studenti universitari e lavoratori del Foggiano e salentini – di avere, con un contenuto esborso economico aggiuntivo, una doppia opzione per i propri viaggi e spostamenti sul territorio pugliese, in base agli orari e alle necessità: i treni regionali, e quelli più veloci e confortevoli. Venuta meno questa opportunità, l’utenza è da mesi costretta a notevoli disagi legati ai tempi di attesa e/o percorrenza, diventando improponibile a livello economico il doppio, distinto abbonamento.

IL NUOVO CONTRATTO. “I servizi ferroviari AV, FB e IC non sono di competenza regionale, ma insistono su contratti di lunga percorrenza anche a libero mercato; pertanto, come segnalato dalla società Trenitalia, i ricavi della vendita di tali abbonamenti vengono introitati da Trenitalia lunga percorrenza, a discapito dei ricavi del trasporto ferroviario di competenza regionale” aveva spiegato l’assessore ai Trasporti Giovanni Giannini nella risposta scritta. “La società Trenitalia ha rappresentato tale situazione rilevando che per i primi due mesi dell’anno 2016 la perdita dei ricavi è stata pari a circa 85mila euro, e che tale perdita non contribuisce al raggiungimento del ‘Progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi’ “: ecco quindi le ragioni della soppressione dell’agevolazione, che la Regione Puglia – la quale dopo una delibera di giunta del dicembre 2012 versava un importo mirato fino a 200mila euro l’anno - sta cercando di reintrodurre nella negoziazione del nuovo contratto di servizio, ha assicurato Giannini in aula.

di Redazione 


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