Strage di Torremaggiore, l'imputato non otterrà il rito abbreviato
Il gip del Tribunale di Foggia ha dichiarato inammissibile la richiesta di giudizio abbreviato avanzata dai legali di Taulant Malaj, l'assassino reo confesso di aver ucciso, la notte tra il 6 e il 7 maggio del 2023 a Torremaggiore, la propria figlia 16enne Jessica Malaj e il 51enne Massimo De Santis, il vicino di casa che riteneva avesse una relazione con sua moglie Tefta. Quest'ultima fu gravemente ferita da Malaj e riuscì a salvarsi.
IL PROCESSO. Nel procedimento a carico del marito si è costituita parte civile. L'avvio del processo in corte d'assise a Foggia è stato fissato il prossimo 22 marzo. "Sono soddisfatto dell'esito dell'udienza di oggi - commenta con l'ANSA l'avvocato Roberto De Rossi che assiste la donna - perché è stata superata la fase delle questioni processuali relative alla legittimità costituzionale di alcune norme e all'ammissibilità del giudizio abbreviato, tutte rigettate. Ora affronteremo con grande determinazione la fase del merito del giudizio. Non è che il primo passo di un percorso lungo e certamente complesso".
Presente in aula anche Tefta Malaj. "Non sono animata da alcuna sete di vendetta - ha ribadito la donna -. Voglio soltanto sia fatta giustizia soprattutto per mia figlia Jessica".
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