Strisce pedonali ignorate, investito un pedone su via Conte Appiano: “ennesimo episodio”
La denuncia del comitato “Difendiamo il quartiere Ferrovia”
Ennesimo incidente nel quartiere Ferrovia di Foggia: un pedone è stato investito sulle strisce pedonali all’incrocio tra via Conte Appiano e via Trieste. Sul posto sono intervenute due volanti della polizia e un’ambulanza.
MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE. A darne notizia, in un comunicato, è il comitato “Difendiamo il quartiere Ferrovia”. “Questo episodio, purtroppo, non rappresenta un caso isolato – si legge – ma l’ennesima prova di quanto sia diffuso il mancato rispetto delle regole del codice della strada da parte di molti automobilisti foggiani”.
STRISCE PEDONALI IGNORATE. Su via Conte Appiano, in particolare, le strisce pedonali sembrano essere completamente ignorate dagli automobilisti, “che raramente concedono la precedenza ai pedoni. Questa situazione rappresenta un pericolo costante per i cittadini, costretti a rischiare la propria vita ogni volta che attraversano la strada”.
LE PROPOSTE. Oltre alla denuncia, il comitato propone alcuni interventi che l’amministrazione comunale dovrebbe prendere in considerazione, come: l’installazione di semafori pedonali con pulsante, per garantire l’arresto obbligatorio dei veicoli; la realizzazione di dossi artificiali per rallentare la velocità delle auto in prossimità degli attraversamenti pedonali; illuminazione potenziata sugli attraversamenti; sistemi di sorveglianza e multe automatiche per chi non rispetta la precedenza ai pedoni.
AGIRE PRIMA CHE SIA TARDI. “La sicurezza stradale – concludono – non può essere un’opzione. L’indifferenza e l’inciviltà di troppi automobilisti e l’assenza di interventi strutturali adeguati stanno trasformando le strade di Foggia e del quartiere Ferrovia in zone di rischio permanente. È tempo di agire prima che sia troppo tardi”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.