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"Conoscere e curare", l'impegno (e il cuore) di Solidaunia per prendersi cura degli "ultimi" di Foggia

Uno studio medico solidale, per garantire assistenza sanitaria gratuita ai cittadini meno abbienti e ai più vulnerabili della città di Foggia. Si chiama "Conoscere e curare" e proviene dalla onlus Solidaunia che con l’aiuto di una quarantina tra medici e infermieri volontari fornirà servizi di medicina generale, consulenze specialistiche, farmacoterapia ed educazione sanitaria a indigenti, senza fissa dimora e migranti.

IL MEDICO. A coordinare il tutto c’è l’impegno – e il cuore – di Antonio Scopelliti, medico impegnato da decenni nel sociale: “La salute è una cosa troppo seria per lasciare fuori le persone – ci spiega -. L’ultima indagine statistica dice che il 56% dei cittadini italiani riesce ad accedere alla medicina generale, il 40% è messo fuori dal sistema delle prenotazioni o per colpa del basso reddito. E’ una cosa immorale, che non possiamo accettare”. Scopelliti non è solo in questa avventura ma sarà affiancato, come si diceva, da una quarantina di colleghi che forniranno consulenze specialistiche, diagnosi per immagini con ecografo. “Queste persone indigenti non riescono a curarsi per l’impossibilità di accesso ai farmaci – aggiunge Scopelliti -. Da un po' di tempo a questa parte, si utilizzano integratori alimentari che non sono soggetti a sperimentazione né a prezzi concordati con AIFA, ma al di sotto dei 15mila euro nessuno può spendere tanto perché altrimenti non si mangia. Adesso agli sportelli della ASL probabilmente oggi sono più gli italiani che gli immigrati, noi visiteremo chi ha bisogno e non siamo in concorrenza né con ospedali né ASL. Noi vogliamo aiutarli a raggiungere quegli obiettivi che da soli non raggiungerebbero”.

IL PROGETTO. Lo studio medico solidale rientra nel progetto finanziato nell'ambito dell'Avviso Pubblico “Puglia Capitale sociale 3.0” e sarà aperto per ora nei pomeriggi di lunedì e mercoledì. Solidaunia, inoltre, svolgerà corsi sulla sicurezza e sull'igiene alimentare e attività laboratoriali e di socializzazione per i meno abbienti. “Abbiamo lavorato molto con i migranti e abbiamo notato che il problema-salute non riguarda solo loro ma anche tanti altri indigenti che non hanno la possibilità di accedere ai servizi di base – ci spiega Anna Tappi, presidente di Solidaunia -. Foggia è una città con tante associazioni e molte di loro ci hanno chiesto un punto di riferimento in città per queste persone. Il progetto non si esaurirà con lo studio medico ma favorirà anche l’educazione al benessere quotidiano delle persone con cui entreremo in contatto”.

L’ASSOCIAZIONE. La cerimonia di inaugurazione nella affollata sede di via Fiorello La Guardia, cui erano presenti anche monsignor Vincenzo Pelvi, la mediatrice culturale Aneliya Genova e una nutrita rappresentanza di medici e infermieri volontari, ha rappresentato anche l’occasione per presentare al pubblico l'apertura della nuova sede di Solidaunia, che oltre a ospitare lo studio medico solidale propone riunioni, eventi, incontri e manifestazioni in uno spazio comune aperto alle varie associazioni. Attiva dal 2005 nella cooperazione internazionale, Solidaunia è impegnata in vari progetti nel Sud del mondo - in particolare in Guinea Bissau - ed è stata recentemente inserita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità tra le "best practice" in tema di tutela della salute della popolazione migrante e rifugiata per l'impegno nelle campagne del Foggiano per le attività svolte nel progetto SU.PR.EME.

di Saracino Nicola


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