Sul viale della stazione, Buonarota svolta a destra: attacca Landella e Miranda ma propone misure repressive
Degrado in centro, le critiche del consigliere d'opposizione
Ormai non passa giorno senza che Luigi Buonarota non faccia opposizione dura e pura contro l’amministrazione guidata da Franco Landella. Dalla sosta selvaggia al futuro degli ausiliari del traffico, il consigliere comunale più suffragato alle scorse elezioni, non perde occasione per attaccare il sindaco.
Stavolta, però, per denunciare la condizione di degrado del viale della Stazione, Buonarota finisce per andare più a destra dello stesso Landella. E quello che dovrebbe un argomento di centrosinistra – l’integrazione e la multiculturalità – finisce per diventare solo un elenco di misure repressive.
LA FUGA DAL CENTRO. “Uno dei cavalli di battaglia del sindaco Landella e del presidente del Consiglio comunale Luigi Miranda, durante la campagna elettorale della scorsa primavera – sottolinea Buonarota -, è stato quello di Viale XXIV Maggio e della fuga dal centro. Le condizioni in cui versa la zona della stazione e della villa comunale sono di vero e proprio degrado e la sensazione è che ci si sta lentamente avviando verso un punto di non ritorno”.
L'AFFONDO. “Quello che un tempo era il cuore pulsante di questa città – evidenzia Buonarota - si è trasformato in un'accozzaglia di negozi di varia natura: negozi cinesi, bigiotterie etniche, macellerie Halal, internet point che più spesso sono il ritrovo di simpatici ubriachi di varie etnie. Quella che un tempo era una zona esclusiva in cui vivere, in cui un appartamento costava un occhio della testa, oggi è tappezzata di “vendesi” ed “affittasi”. Del resto come possiamo biasimare i residenti che nelle ore notturne devono sopportare gli schiamazzi di chi si ubriaca, e senza dimenticare il via vai di prostitute. Quello che era il centro storico, simbolo della resistenza durante i bombardamenti dell'estate del 1943, oggi si è trasformato in una delle peggiori periferie malfamate.
LE REGOLE. Dopo un attacco senza freni, Buonarota arriva a proposte concrete. “Occorre intraprendere azioni - ribadisce - che valorizzino nuovamente la zona stazione, tanto sotto il profilo della vivibilità, quanto per quel che riguarda il commercio. Bisogna intervenire quanto prima con ordinanze mirate a ristabilire il giusto assetto commerciale, con un regolamento che imponga un limite al numero di negozi dello stesso tipo. Bisogna predisporre un controllo più efficace da parte delle forze dell'ordine, tanto a favore della sicurezza dei residenti, quanto per vigilare sull'orario di apertura e di chiusura di alcune attività commerciali che dimostrano di voler operare al di sopra delle regole”.
LA STATUA DEL VIAGGIATORE. "Se la risposta dell'amministrazione Landella a questo urgente problema – conclude sarcasticamente Buonarota - è stato quello di allargare l'isola pedonale, allora la sua è stata un'azione assolutamente inadeguata, visto che l'isola pedonale per la maggior parte della settimana è deserta e il malcontento dei negozianti non è una novità. Se la risposta a questo urgente problema è stata approvare l'installazione della statua del viaggiatore che torna davanti alla stazione, seppure sia un'ammirevole iniziativa per la quale sono grato al Rotary Club, anche in questo caso non basta: caro Sindaco se non farai qualcosa di questo passo anche la statua si girerà e se ne andrà prendendo il primo treno".
A Roma stanno aprendo un quartiere a luci rosse per togliere queste donnine dalla strada. A Foggia le donnine la fanno da padrone in Viale XXIV Maggio e zone interne senza controllo...già qualche esperto che oggi gira tra le stanze del comune dice che prostituirsi in Italia non è reato, pertanto possono girare tranquillamente per le strade, peccato che questo giudice non abiti da quelle parti, purtroppo non passerà mai da quelle parti perché oggi il centro di Foggia è...VIA D'ADDEDDA! chissà perché.
Umberto Mastromartino
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