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Superbonus, Juri Galasso (FenealUil Foggia): "No a colpi di mano, confronto indispensabile"

"Sugli incentivi per l'edilizia e in particolare sul superbonus non sono possibili decreti o colpi di mano senza un confronto preventivo con le parti sociali del settore e senza garantire un periodo transitorio per permettere ad imprese e lavoratori di riorganizzarsi. È un passaggio fondamentale che, in Capitanata, può rappresentare un valore aggiunto per tutto il territorio". E' perentorio Juri Galasso, Segretario Generale Terrtitoriale FenealUil Foggia, nell'intervenire in merito alle discussioni e le modifiche sull'agevolazione edilizia, che rischia ora di provocare un blocco.

I CONTRATTI. "Il superbonus - sottolinea Galasso - può rappresentare la svolta per il settore delle costruzioni se si punta con convinzione nella direzione di un suo miglioramento. Le priorità devono essere: maggiore qualificazione delle imprese, rispetto dei contratti collettivi e delle norme su salute e sicurezza; differenziazione delle percentuali in proporzione al miglioramento energetico e sismico e mantenendo il 110% e la cessione del credito in particolare per condomini, case popolari e più in generale per incapienti e cittadini a basso reddito". Per Galasso a questi obiettivi "si può arrivare solo attraverso un confronto sistematico con le organizzazioni sindacali e le imprese e garantendo un periodo transitorio in modo da non fermare i cantieri in essere e quelli già contrattualizzati".

IL TAVOLO. Per il Segretario Generale Territoriale FenealUil Foggia è indispensabile aprire subito un tavolo di confronto affinché gli incentivi continuino a funzionare. "Come giustamente ribadito dalle segreterie nazionali, il superbonus non è infatti solo uno strumento che sostiene PIL e occupazione ma è anche e soprattutto una leva fondamentale per ridurre gli sprechi energetici, ridurre il costo delle bollette e mettere in sicurezza case e uffici anche da rischi sismici".

I CREDITI. Infine Galasso si sofferma sulle questioni poste con forza da Associazione nazionale costruttori edili: "Condividiamo le perplessità espresse da Ance: le regole non si possono cambiare in corso d'opera. Queste scelte rischiano di paralizzare tutto e non solo sul fronte delle imprese perché le modifiche apportate dal Governo rischiano di penalizzare le famiglie che vivono nei condomini, soprattutto in periferia. La nostra posizione è che questa misura diventi strutturale dando lavoro alle imprese qualificate senza lasciare imprese e condomini coi crediti bloccati nei cassetti fiscali".

di Redazione 


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