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Guai per il titolare de “La Prima”, muro abbattuto abusivamente: revocata la licenza di un supermercato

L'Ordinanza del Comune di Foggia dopo le sentenze del tribunale

Con Ordinanza n. 24 del 22 maggio 2020, il Comune di Foggia ha intimato al titolare dei supermercati “La Prima” la chiusura “ad horas” della media struttura ubicata in via Nardella 2, in quanto realizzata con l'abbattimento illecito di un muro perimetrale che divide due palazzi confinanti.

LA STORIA. La storia risale al 2016. Immaginatevi di ritrovarvi con un supermercato 'in casa' senza alcun avviso. È ciò che è capitato ai condomini del palazzo Spezzati in via Nardella, nei pressi del Distretto Militare. Nel corso di un'assemblea hanno conferma di quel che avevano ipotizzato: il supermercato esistente nell'edificio confinante, da un giorno all'altro, era stato ampliato attraverso l'abbattimento del muro perimetrale che divideva i due stabili. Da allora, per difendere i propri diritti, è partita una lunga trafila giudiziaria che solo ora, sembrerebbe finalmente essere giunta alla fine.

ORDINE DI CHIUSURA. Il provvedimento, a firma del dirigente del Settore Attività Economiche del Comune di Foggia, obbliga Luigi Giannatempo, amministratore della catena di supermercati molto nota in città, a cessare l'attività “fino a quando non saranno ripristinate le condizioni strutturali e di legge”. In pratica, il titolare de 'La Prima' dovrà chiudere il supermercato e procedere a ricostruire il muro abbattuto. Nel corso del giudizio innanzi al tribunale di Foggia è stato appurato che, in sede di Comunicazione Inizio Lavori all'ufficio tecnico del Comune, era stata presentata una dichiarazione falsa e, cioè, che l'intervento non riguardasse 'parti comuni' quando, invece, aveva previsto l'abbattimento del muro perimetrale.

LA TRAFILA GIUDIZIARIA. Un abuso di tutta evidenza eppure ci sono voluti oltre tre anni per arrivare all'ordinanza visto che alla prepotenza di un privato si è unita l'inerzia della Pubblica Amministrazione, in questo caso il Comune di Foggia. Per ottenere giustizia, ai condomini del palazzo Spezzati, oltre alle due sentenze civili del tribunale di Foggia, sono state necessarie: una diffida al Comune, una sentenza del Tar e due del Consiglio di Stato, un'istanza al commissario ad acta nominato dal Prefetto. A sorpresa, anche quest'ultimo temporeggia e, prima di agire, chiede nuovamente al Tar notizie sul da farsi. Il tribunale non può fare altro che ribadire: occorre procedere senza indugio a dichiarare inefficace la Scia di inizio lavori e far decadere l'autorizzazione commerciale rilasciata al supermercato.

IL COMUNE SI OPPONE. Nel frattempo passano mesi, poi anni. In tutto questo tempo, l'amministratore de 'La Prima' Luigi Giannatempo non adempie alle diffide ricevute. Dopo le sentenze del tribunale di Foggia, neanche il Comune ottempera e anzi si costituisce in giudizio al Tar contro i condomini ritenendo “di non poter agire in autotutela essendo decorsi più di 18 mesi dall'avvenuto abuso”. Una posizione totalmente sconfessata dal tribunale che conferma una tesi ben nota in giurisprudenza ed, evidentemente, sconosciuta solo a Palazzo di città: quando il privato produce un falso “non può beneficiare della rigidità del termine imposto all’esercizio dell’autotutela”. Il tribunale è chiaro: “è conclamato che sia stato abbattuto il muro perimetrale del condominio “Spezzati” senza aver ottenuto alcuna autorizzazione assembleare preventiva”.

POSSIBILE CONCLUSIONE. Il resto è storia già raccontata. Il Comune non adempie, il commissario ad acta, come in un gioco dell'oca, torna indietro e chiede lumi su cosa fare nuovamente al Tar che ribadisce l'ovvio: il supermercato deve chiudere. A questo punto l'Ufficio Attività Economiche non può fare altro che emettere l'ordinanza. Che fissa un punto a questa storia di cui vorremmo scrivere il lieto fine: siamo certi che il titolare Giannatempo, sempre attento ai bisogni della città, ricostruirà il muro abbattuto e riaprirà al più presto, così da scongiurare qualsiasi effetto negativo per i lavoratori del supermercato.

di Redazione 


 COMMENTI
  • Luigi

    31/05/2020 ore 18:38:09

    Bravi non sapete nemmeno di cosa state parlando poi concludete col dire speriamo che vengono salvaguardati i posti di lavoro questa è informazione a senso unico
  • Alias

    01/06/2020 ore 22:10:26

    Si pensiamo a salvaguardare posti di lavoro e non pensiamo alla sicurezza delle persone che abitano nei condomini sopra l’attività......poi succedono le disgrazie e si cercano i colpevoli ....passano ancora anni ma intanto si piangono i morti !!!!
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