Sventato furto di olive al frantoio Enoagrimm: operaio si accorge dei ladri e allerta i carabinieri
Sventato furto di oltre 100 quintali di olive del tipo Peranzana al frantoio Enoagrimm in San Severo alla via Pietro Nenni. È successo nella notte tra sabato e domenica. Alle 2 circa mentre gli operai del frantoio erano intenti nella molitura delle olive, considerato che in questo periodo i macchinari sono in funzione 24 ore al giorno, un dipendente si è accorto che qualcuno, al buio, sgattaiolando dietro i cassoni stava portando via le olive scaricate in giornata alla rinfusa nel piazzale della Enoagrimm in attesa di moliture.
LA CHIAMATA. I ladri erano sicuri di non essere notati in quanto coperti da numerose file di cassoni accostati, pieni di olive e posti nel medesimo piazzale. Subito è stato allertato il proprietario dell’azienda che ha suggerito ai dipendenti di fare finta di niente e continuare indisturbati il loro lavoro di molitura in attesa dei Carabinieri, tempestivamente allertati su quanto stesse accadendo. Intanto i malintenzionati continuavano a trasportare le olive dal piazzale verso un camion parcheggiato oltre il muro di cinta della Enoagrimm.
GLI ARRESTI. In pochi minuti sono giunti sul posto i carabinieri che hanno arrestato in flagranza di reato solo uno dei presunti ladri, mentre altri si sono dati alla fuga nei campi facendo perdere le proprie tracce. Il quantitativo di olive trafugato è stato recuperato per intero. Indagini sono in corso per identificare i complici dell'uomo fermato.
LA COLLABORAZIONE. Intanto dall'azienda ringraziano i militari per l'immediato intervento. "Solo con l'assidua collaborazione tra cittadini, imprenditori e forze dell'ordine - spiegano - è possibile affermare la legalità su questo territorio, salvaguardando le attività produttive, l'occupazione e il prodotto interno lordo della città".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.