Prima si autosospende, chiedendo l'aspettativa di sei mesi. Poi chiede di essere ascoltato dalla Procura, con ogni probabilità in seno all'inchiesta che sta facendo tremare il Comune di Foggia e, a quanto sembra, anche parte dell'area imprenditoriale locale. È quanto si apprende in merito alle decisioni prese nelle ultime ore dall'architetto Nando Corvino, funzionario dello sportello unico del Comune, fino a qualche giorno fa sotto la responsabilità del dirigente accusato di concussione e tentata concussione Fernando Biagini.
UN APPALTO DA 800 MILA EURO. Nando Corvino avrebbe incontrato i due costruttori associati, Russo e Sannella, verso la fine del 2012, affinché i due imprenditori foggiani potessero “sdebitarsi” per l'approvazione di una concessione edilizia rilasciata per un fabbricato in via Fratelli Biondi, del valore di 800mila euro. A Rilasciare la concessione edilizia sarebbe stato l'ingegner Biagini, “l'uomo più pericoloso di Foggia”, stando sempre alle parole del costruttore Raffaele Zammarano le quali, com'è noto, hanno portato agli arresti del dirigente e responsabile Suap, Fernando Biagini, del consigliere comunale di maggioranza Massimo Laccetti e dell'imprenditore Adriano Bruno (LEGGI). Ad ogni modo, stando sempre a quanto affermato da Zammarano e parimenti riportato nell'ordinanza del Tribunale di Foggia, la firma dell'appalto in questione sarebbe spettata proprio all'architetto Corvino, funzionario del Suap e “preposto all'approvazione del progetto”.
“RAGIONI PERSONALI”. È con ogni probabilità collegata a questo aspetto dell'inchiesta la decisione presa dal funzionario Nando Corvino, da questa mattina in aspettativa semestrale e in attesa di essere ascoltato dalla Procura della Repubblica. Corvino, infatti, ha fatto recapitare sulla scrivania del sindaco Gianni Mongelli la sua autosospensione dall'impiego, motivandola con l'espressione “ragioni personali” (ma nella stessa richiesta di aspettativa sarebbe presente anche un esplicito riferimento alla nota ordinanza). Sempre in queste ore pertanto, l'architetto ha chiesto di essere ascoltato dagli inquirenti che, dopo gli arresti illustri di qualche giorno fa, hanno ascoltato anche altri imprenditori locali (i costruttori Russo e Sannella infatti, non sarebbero gli unici operatori del settore edile interessati dalle parole di Raffaele Zammarano, ma ve ne sarebbero diversi altri). Al momento, va precisato, su Nando Corvino (così come sugli altri imprenditori di cui sopra) non è stato emesso alcun provvedimento di nessun tipo.
Prima si autosospende, chiedendo l'aspettativa di sei mesi. Poi chiede di essere ascoltato dalla Procura, con ogni probabilità in seno all'inchiesta che sta facendo tremare il Comune di Foggia e, a quanto sembra, anche parte dell'area imprenditoriale locale. È quanto si apprende in merito alle decisioni prese nelle ultime ore dall'architetto Nando Corvino, funzionario dello sportello unico del Comune, fino a qualche giorno fa sotto la responsabilità del dirigente accusato di concussione e tentata concussione Fernando Biagini.
UN APPALTO DA 800 MILA EURO. Stando alle dichiarazioni contenute nell'ordinanza emessa dal Tribunale di Foggia, Nando Corvino avrebbe incontrato i due costruttori associati, Russo e Sannella, verso la fine del 2012, affinché i due imprenditori foggiani potessero “sdebitarsi” per l'ottenuta approvazione di una concessione edilizia rilasciata per un fabbricato in via Fratelli Biondi, del valore di 800mila euro. A Rilasciare la concessione edilizia sarebbe stato l'ingegner Biagini, “l'uomo più pericoloso di Foggia”, stando sempre alle parole del costruttore Raffaele Zammarano le quali, com'è noto, hanno portato agli arresti del dirigente e responsabile Suap, Fernando Biagini, del consigliere comunale di maggioranza Massimo Laccetti e dell'imprenditore Adriano Bruno (
LEGGI). Ad ogni modo, stando sempre a quanto affermato da Zammarano e parimenti riportato nell'ordinanza del Tribunale di Foggia, la firma dell'appalto in questione sarebbe dovuta spettare proprio all'architetto Corvino, funzionario del Suap e “preposto all'approvazione del progetto”.
“RAGIONI PERSONALI”. È con ogni probabilità collegata a questo aspetto dell'inchiesta la decisione presa dal funzionario Nando Corvino, da questa mattina in aspettativa semestrale e in attesa di essere ascoltato dalla Procura della Repubblica. Corvino, infatti, ha fatto recapitare sulla scrivania del sindaco Gianni Mongelli la sua autosospensione dall'impiego, motivandola con l'espressione “ragioni personali” (ma nella stessa richiesta di aspettativa sarebbe presente anche un esplicito riferimento alla nota ordinanza). Sempre in queste ore pertanto, l'architetto ha chiesto di essere ascoltato dagli inquirenti che, dopo gli arresti illustri di qualche giorno fa, hanno ascoltato anche altri imprenditori locali (i costruttori Russo e Sannella infatti, non sarebbero gli unici operatori del settore edile interessati dalle parole di Raffaele Zammarano, ma ve ne sarebbero diversi altri). Al momento, va precisato, su Nando Corvino (così come sugli altri imprenditori di cui sopra) non è stato emesso alcun provvedimento.