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Tangenti, la memoria corta di Bruno Longo

Oggi manifesti contro le mazzette, ieri l’elogio di Berlusconi: “Meglio un corrotto di tanti farabutti”

Un manifesto in cui si parla dell’ “ennesima immonda vergogna di cui la sinistra deve rispondere a Foggia e ai foggiani”. Riprendendo la “pubblica e coraggiosa denuncia fatta in aula da Longo su una concessione edilizia truffaldina, illegale e in odore di mazzette riportata dall’indagine in corso”, su cui “Marasco non ha mai dato risposta”. E poi il monito: “Per la vergogna la sinistra invece di presentare improbabili candidati sindaci, dovrebbe scomparire dalla città ritirandosi dalle elezioni per manifesta immoralità ed incapacità amministrative”. Infine, la conclusione con un “ringraziamento alla magistratura per la grande opera di pulizia” e un appello ai cittadini affinché “marcino verso il vero cambiamento”.
GLI ARRESTI. Difficile non aver notato questi manifesti dal titolo emblematico: “Arresti a Foggia”. E basta poco a capire a quali arresti facciano riferimento le Destre unite. È Il “terremoto” che ha sconvolto Palazzo di Città – “Ed è solo l’inizio”, ha assicurato il procuratore – con gli arresti di Biagini, Laccetti e Bruno per presunte tangenti per pilotare gli appalti al Comune di Foggia. Una occasione ghiotta per gli avversari del centrosinistra per portare acqua al proprio mulino elettorale. E se all’indomani degli arresti c’è chi ha parlato poco (o troppo poco) rispetto al ruolo, c’è invece chi si è lasciato andare eccessivamente.
POLITICA E APPALTI. Le Destre, appunto, non si sono limitate alle interviste e i comunicati di rito. Hanno fatto propria la strategia comunicativa – invidiabile per visibilità – che rappresenta ormai il marchio di fabbrica di Bruno Longo.: manifesti in città per ribadire il proprio sdegno per l’ennesima “immonda vergogna”. Quello del rapporto tra politica e appalti, però, è terreno infido. E si rischia di scivolare. Perché se la memoria umana – soprattutto in campagna elettorale - può essere corta, quella dei motori di ricerca lo è un po’ meno. E così è bastato andare a riprendere un articolo di un annetto fa (LEGGI: Bruno Longo assolve Berlusconi: "Corrotto? Meglio lui che tanti farabutti"), per capire come l’idea di Bruno Longo e delle Destre sia evidentemente cambiata.

LONGO E IL “SISTEMA DA UNGERE”. Nel commento a un post che improvvidamente aveva piazzato sul suo profilo facebook - Longo condivise una immagine del pm di Milano con la scritta: “La Boccassini dice che sicuramente c’è stato sesso tra Ruby e Berlusconi: invidiosa vero?” – ecco che cosa scrisse il consigliere comunale sul rapporto tra imprenditori e legalità: “Fatto sta che 20 anni fa l'unico argine all'avanzata della sinistra è stato Silvio Berlusconi... tutti i grandi imprenditori per diventare grandi devono ungere quei meccanismi del sistema che altrimenti non funzionerebbero...un esempio...per aprire una fabbrica all'estero ci vogliono 30 giorni per gli atti burocratici, mentre in italia ci vogliono 30 anni, a meno che non ungi il personaggio che deve firmarti l'autorizzazione..dunque, ci vogliamo nascondere dietro il dito? dico adeguarsi perchè non lo ha inventato lui il sistema di corruzione e di mazzette in Italia...da lavoro a 30.000 famiglie...meglio lui che ha creato occupazione che tanti farabutti sparsi per lo stivale…”.

“Ungere quei meccanismi” o macchiarsi di “immonda vergogna”? Ai posteri l’ardua sentenza…

 

di Redazione 


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