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Tangenti in Comune, concluse le indagini a carico di Landella e Iaccarino: coinvolte altre 15 persone

Tra loro anche cinque ex consiglieri comunali e la moglie dell'ex sindaco

La Procura della Repubblica di Foggia ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari dell'inchiesta sulle presunte tangenti al Comune di Foggia. Le investigazioni hanno riguardato l'ex sindaco Franco Landella, l'ex presidente del Consiglio Comunale Leonardo Iaccarino e altre 15 persone tra cui la dipendente comunale e moglie dell'ex sindaco Daniela Di Donna nonché cinque ex consiglieri comunali: Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura.

FRANCO LANDELLA. L'ex primo cittadino Franco Landella è accusato del reato di concussione nei confronti di Luca Azzariti per l'appalto della pubblica illuminazione a Foggia e del reato di corruzione per aver intascato una presunta tangente dall'imprenditore Paolo Tonti. Quest'ultimo avrebbe pagato per ottenere il via libera sull'accordo di programma a favore della sua società “Tonti Raffaele Coer srl”. Ora la procura chiama in causa la stessa società per responsabilità oggettiva.

LEONARDO IACCARINO. Sorpresa per l'ex presidente del consiglio comunale e grande accusatore Leonardo Iaccarino. Si conoscevano già, a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare dell'aprile 2021, le accuse di corruzione e peculato. Si scopre ora che la procura gli contesta anche il più grave reato di concussione. Avrebbe minacciato il titolare del Vivaio Ricciotti di farlo escludere dalla lista dei fornitori del Comune di Foggia qualora non avesse soddisfatto le sue richieste di fornitura di prodotti natalizi.

L'INCHIESTA. Detto dei cinque ex consiglieri comunali per i quali è confermata l'accusa di corruzione, sono in tutto diciassette le persone coinvolte tra cui l'ex dipendente comunale Giuseppe Melfi e l'imprenditore Francesco Landini. L'inchiesta è durata circa due anni a partire dal marzo 2020 quando, mentre l'Italia era in lockdown, Franco Landella incontrava Luca Azzariti su via Gandhi. Immane è il materiale probatorio, sono in tutto 482 le intercettazioni telefoniche e captazioni ambientali ritenute rilevanti dalla Procura e ripercorse nelle 52 pagine dell'avviso notificato.

IL CASO GO FOR GREEN. Ma gli inquirenti si sono spinti oltre provando a comprendere cosa avvenisse a Palazzo di Città anche in epoca precedente. Tra i capi d'imputazione vi è anche quello a carico di Landella e Michele De Carlo per istigazione alla corruzione. I due, secondo gli inquirenti, in più occasioni tra il 2016 e il 2019, avrebbero sollecitato il manager della Go For Green, Andrea Pinotti, a promettere loro circa un milione di euro per la presentazione del project financing del precedente bando per la pubblica illuminazione.

di Michele Gramazio


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