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Tangenti/Insalata, Normanno e Rana: "Ecco quanto e per cosa abbiamo pagato"

Nuove ordinanze cautelari per Laccetti e Biagini

Non solo Zammarano. L'inchiesta sulle tangenti al Comune di Foggia - "riteniamo che nell'ultimo periodo l'aggiudicazione di appalti con l’Amministrazione Comunale, riguardanti il servizio dei Lavori Pubblici, sia avvenuto tramite il pagamento di tangenti in forma sistematica", aveva tuonato la Procura - non si arresta: tre imprenditori foggiani hanno infatti raccontato di aver versato alcune tangenti, per effettuare lavori pubblici, a Fernando Biagini e Massimo Matteo Laccetti, già arrestati a inizio aprile

LE TRE VITTIME. Gli imprenditori vittime delle tangenti sono Marco Insalata, Saverio Normanno e Vincenzo Rana. Importanti, oltre alle dichiarazioni spontanee dei tre imprenditori, sono state le intercettazioni telefoniche.
LAVORI AREA CIMITERIALE. Secondo le ricostruzioni della Procura, Marco Insalata avrebbe ricevuto da Laccetti una richiesta di pagamento di 10mila euro in contanti per ottenere l’autorizzazione a bonificare l’area cimiteriale. L’imprenditore, avrebbe pagato la tangente per timore di rimanere bloccato nella realizzazione di opere edilizie.
LAVORI SCUOLE. Secondo l'accusa, inoltre, Laccetti aveva chiesto a Saverio Normanno la somma di 2mila euro per ottenere l’affidamento dei lavori di manutenzione negli istituti scolastici Pio XII e Vittorino da Feltre. Anche in questo caso la tangente sarebbe stata pagata per timore di non lavorare più.
MERCATO DEL VENERDI’ E SCUOLE. Vincenzo Rana avrebbe invece pagato una tangente di 8mila euro per ottenere l’affidamento dei lavori di rifacimento della segnaletica stradale e di manutenzione del mercato del venerdì in via Miranda, 4mila euro per i lavori di impermeabilizzazione e installazione del quadro elettrico nell’istituto scolastico Vittorino Da Feltre e 2mila euro per i lavori di impermeabilizzazione nell’istituto scolastico Bovio.
IL SEQUESTRO. Il giudice ha disposto il sequestro preventivo per un equivalente di 26.000 euro, che sarebbe frutto dell'attività concussiva. Inoltre, sono state sequestrate due auto, una lancia Ypsilon nuova di proprietà di Biagini e una Fiat 500 di proprietà di Laccetti.

ATTO DI CORAGGIO. “I tre imprenditori hanno dimostrato coraggio nell’ammettere la concessione delle tangenti – ha dichiarato Giuseppe Annicchiarico, dirigente Squadra Mobile di Foggia –. Abbiamo constatato che esiste un sistema concussivo solido e perspicace relativo alla realizzazione di opere pubbliche. Attualmente sono stati ascoltati una decina di imprenditori, le indagini continuano e rivolgiamo nuovamente l’appello verso chiunque sia stato vittima di questo sistema a denunciare”.

 

di Redazione 


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