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Il TAR dà ragione ad Emiliano: “legittima la didattica digitale, c’era elevato rischio di diffusione”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione Terza, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare proposta da un’associazione di genitori, che voleva obbligare alla presenza fisica in classe anche gli studenti le cui famiglie avevano scelto la didattica a distanza.Lo fa sapere la Regione Puglia attraverso una nota che riprende quanto sancito dal Tar.

ORDINANZA RISPETTOSA DEL DECRETO. “L’ordinanza del Presidente della Giunta della Regione Puglia n. 121 del 23 aprile 2021, qui impugnata – si legge nella stessa – si inserisce in un contesto di eccezionale e perdurante criticità sanitaria connessa al rischio di diffusione del contagio da Covid-19, come risulta dal decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 che ha prorogato lo stato di emergenza sino al 31 luglio 2021”. È rispettosa, dunque, secondo il Tribunale Amministrativo, del medesimo decreto che ha sancito il rientro in presenza dal 26 aprile su tutto il territorio nazionale, poiché è una deroga “motivata sulla base dell’elevato rischio di diffusione della cd variante inglese del virus Sars-Cov-2 nella popolazione scolastica”.

LA DEROGA. In definitiva, la Regione era legittimata ad agire, appunto, “in deroga alla normativa statale”, optando, com’è stato fatto, per la didattica digitale integrata, “concessa agli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza”. “La stessa facoltà di scelta della didattica digitale integrata – si legge infine nella sentenza – appare rispettosa dei principi di adeguatezza e proporzionalità evocati dal legislatore statale, sia tenuto conto della necessità di continuare ad impiegare misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale specie nei luoghi chiusi, come le scuole, sia in ragione del fatto che la didattica in presenza continua ad essere assicurata senza preclusione alcuna”.

IL COMMENTO DI EMILIANO. “In questo modo si chiude un anno scolastico sicuramente complicato – ha commentato Michele Emiliano – dolorosamente affrontato dalle famiglie e dalla scuola pugliesi con grande attenzione e determinazione. In particolare da parte degli insegnanti che hanno dovuto assicurare anche la didattica a distanza contemporaneamente a quella in presenza. Di questo sacrificio li ringrazio ancora. Se questo modello pugliese ha salvato dalla durissima prova della terapia intensiva o da altre più gravi conseguenze anche solo una mamma, un papà, un nonno o una nonna, in coscienza sono contento di averlo scelto. Sapere che esso è anche giuridicamente corretto mi dà sollievo e fiducia nella giustizia”.

di Redazione 


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