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Tartarughe protette, nuovi sequestri

Intervento degli uomini del Corpo Forestale dello Stato per detenzione illegale

Non sono bastati i recenti sequestri di tartarughe a fermare il fenomeno della detenzione illegale di tali esemplari. Questa volta, gli agenti del Nucleo Operativo Cites di Bari e del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Bari, a seguito di segnalazione pervenuta al numero d’emergenza 1515 del Corpo Forestale dello Stato, in una operazione congiunta, hanno proceduto a Bari in agro di San Giorgio al sequestro di  otto esemplari viventi di Testudo hermanni ovvero tartarughe di terra.

IL SEQUESTRO. Le tartarughe, senza alcuna documentazione a corredo, conservate in un cartone erano presumibilmente destinate alle vendita, ma l’intervento tempestivo degli agenti ha evitato il compiersi del reato.Gli agenti hanno proceduto al sequestro degli esemplari, ai sensi della normativa internazionale Cites che regola la commercializzazione e la detenzione degli esemplari esotici inclusi negli elenchi degli esemplari protetti, che sono stati affidati ad un centro autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio. Alcuni cittadini purtroppo, non sono ancora a conoscenza che tali esemplari non possono essere prelevati dall’ambiente naturale e la normativa di riferimento ne punisce penalmente il prelievo in natura, la detenzione ed il commercio illegale.

IL PERMESSO. Per questo tipo di esemplari la detenzione legale è quindi legata al possesso di un certificato Cites che viene esclusivamente rilasciato dal Servizio Cites ubicato al Comando Regionale Puglia del Corpo Forestale dello Stato.  Il detentore delle tartarughe, originario di Casamassima, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Bari.  

di Redazione 


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