Tasse auto, il paradosso pugliese: "Abbiamo pagato, ma non possiamo dimostrarlo"
La denuncia del Movimento Consumatori
Protestano i cittadini pugliesi a causa dell'impossibilità di dimostrare alla Regione Puglia di aver regolarmente pagato le tasse automobilistiche. A denunciarlo è il Movimento Consumatori, che ha voluto far luce sulla vicenda nell'intento di tutelare i consumatori e sollecitare la Regione a intervenire per rimuovere gli ostacoli che impediscono una efficiente comunicazione tra uffici e cittadini.
LE SEGNALAZIONI. “Molti cittadini ci stanno segnalando – spiega il presidente del Movimento Consumatori Puglia, Bruno Maizzi - che, a seguito del ricevimento di atti di accertamento da parte del preposto Ufficio, per gli anni in cui risulta l’omesso pagamento della tassa automobilistica, pur avendo la possibilità sia di dimostrare il pagamento effettuato che, eventualmente presentare una idonea motivazione che giustifica l’esenzione, non hanno possibilità alcuna di comunicare con l’ente accertatore, in quanto i mezzi di comunicazione ove inoltrare qualsivoglia Istanza in Autotutela, posti a disposizione, risultano totalmente inefficienti”.
LA PROVA. Anche il Movimento Consumatori ha provato ad utilizzare le modalità di comunicazione menzionate dall'ufficio regionale per l'invio delle istanze di autotutela. “Come Movimento Consumatori - aggiunge Maizzi -, abbiamo provato ad inoltrare l’allegato dall’Ente ricevuto al fax 199.303.700.1280 (si tratta di un numero che può sembrare verde ma è uno sconveniente numero a pagamento), che risulta sempre occupato o comunque non accessibile. Mentre alla mail contenzioso2014@puglia.aci.it messa a disposizione, ogni qualvolta si scrive immediatamente si viene riscontrati con un messaggio di errore che ci invita a ritentare l'invio o a contattare il servizio assistenza. Anche utilizzando la mail di posta certificata contenzioso2014@pec.puglia.aci.it dopo un primo riscontro di ”ricevuta di avvenuta consegna”, subito dopo, all'utente giunge un secondo riscontro che contestualmente cita la non ricezione per ‘anomalia consegna’ e/o a volte è stato rilevato un errore: 5.2.2 - ACI Informatica S.p.A. - casella piena Il messaggio è stato rifiutato dal sistema”.
LE ISTANZE. Nell’Atto di accertamento vengono indicate anche ulteriori modalità per inoltrare le motivate Istanze dei contribuenti, quali gli Uffici territoriali/ACI o Pds/Agenzie abilitati. “Ebbene – evidenziano - anche a questi ci siamo rivolti, ma per lavorare la pratica e quindi far valere le giuste pretese, ci hanno chiesto sino a 100 Euro, per contestare una tassa richiesta, ma in quel caso non dovuta, di soli 294,12 Euro”. Per tali ragioni, che ledono i diritti dei cittadini/contribuenti, dal Movimento Consumatori chiedono formale incontro con il dirigente del Servizio Tributi Propri della Regione Puglia, Francesco Solofrizzo”.
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