Stampa questa pagina

Teatro dei Limoni, ecco la stagione kamikaze

Conferenza-confronto con il sindaco Mongelli: "A volte bisogna essere kamikaze"

E il primo abbonato di Foggia, è proprio il Sindaco Gianni Mongelli. Potrà suonare anche equivoco ma, letteralmente, è così: dalla conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale Giallocoraggioso 2013/14, tenutasi questa mattina dallo spazio teatrale di via Giardino, il Primo Cittadino foggiano “fa pace” con Roberto Galano e con il sodalizio del Teatro dei Limoni. O, quanto meno, ci prova: sigla la sua partecipazione da “socio attivo” (prenotando tutta la stagione), come si affrettano a spiegare essendo la realtà di Via Giardino, di fatto, un'associazione culturale. Con lui (anzi anticipandolo e pagando effettivamente i 50 euro di iscrizione, come nella foto) anche il Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Piemontese, presente insieme con il delegato alla cultura Giuseppe D'Urso. Oltre a Leonardo Losavio, fondatore con Galano dell'esperimento teatrale ormai decennale, anche Paola Marino (Caffè tra le Righe di San Severo, gemellato con il TdL), Sasy Spinelli (Libera Puglia) e Christian Di Fura (Link Foggia).
C'E' ANCHE L'OMAGGIO A FALCONE E BORSELLINO. Si comincia il prossimo 24 ottobre con una “storia di ordinaria violenza”, la piéce “Barbablù”, ad opera del Teatro del Cerchio di Parma, tra le realtà “gemellate” con il gruppo di lavoro di Via Giardino (presente con quattro date). Il 30 novembre e il 1° dicembre poi, in concomitanza con il ventennale degli assassini di Falcone e Borsellino, uno degli spettacoli più attesi e interessanti, “patrocinato” dall'associazione Libera Puglia e parte integrante della campagna “Foggia Reagisci”. Si intitola “Incapaci” ed è la storia capovolta di due sicari i quali, simbolicamente, portano proprio i nomi dei due magistrati uccisi dalla mafia siciliana: a portarlo in scena, il Teatro Scalo di Modugno, preso più volte ad esempio dal direttore artistico del Teatro dei Limoni come “realtà che ha potuto beneficiare di un intervento importante da parte dell'amministrazione, avendo ricevuto dal Comune in consegna un intero spazio teatrale”. Dopo le otto date dicembrine de “La leggenda del pianista sull'oceano” (adattato anche alla stagione dei Solisti Dauni) e la riproposizione di “Vincent” (17, 18 e 19 gennaio), di e con Leonardo Losavio (di ritorno dal tour romano), sarà la volta della compagnia Satiriasi impegnata a Foggia con uno spettacolo vietato ai minori di diciotto anni: “Sesto potere”.
I DUE PEZZI FORTI DELLA STAGIONE E I “FREAKS” DI SAN SEVERO. Occhi puntati poi, sulle sei date riguardanti il nuovo spettacolo prodotto dalla scuderia del Teatro dei Limoni, scritto da Francesco Nikzad e Christian Di Furia (anche lui un prodotto del laboratorio sperimentale indipendente) e in programma 7, 8, 9, 14, 15 e 16 marzo. “Uno spettacolo per sole donne – come l'ha definito Roberto Galano – il quale porta in scena solo attrici del Teatro dei Limoni, in un gioco metateatrale molto interessante”. Chiude la stagione di Giallocoraggioso (5 e 6 aprile) uno degli spettacoli più attesi, scritto dal Premio Strega Tiziano Scarpa e dal titolo “Groppi d'amore nella scuraglia”, ad opera della compagnia Carichi Sospesi di Padova. “Un lavoro di grande sperimentazione linguistica – ha aggiunto ancora il direttore artistico della compagnia foggiana – ispirato a linguaggi di un Sud che non esiste, un'operazione di drammaturgia riuscitissima”. A questi ultimi due spettacoli, si aggiungono i sei previsti nella rassegna di teatro per famiglie “Merende da favola”, tutti prodotti e interpretati dai ragazzi della compagnia, e il cartellone gemellato di San Severo, dallo spazio-off del Caffè tra le Righe di Paola Marino, la quale non ha mancato di sottolineare gli sforzi impegnati per mettere insieme il programma di “Freaks”: “Con pochi soldi – ha detto – siamo riusciti a portare ottimi spettacoli e vi invito, per fare un confronto, a dare un'occhiata alla stagione di prosa del teatro Verdi di San Severo, costata ben 60 mila euro”.
IL CONFRONTO CON IL SINDACO. S'è detto della rappacificazione tra il Sindaco e il teatro di via Giardino, in un confronto aperto che dà atto all'amministrazione di aver accettato la sfida e le critiche  ricevute durante la stessa conferenza, in merito al pochissimo sostegno ricevuto in questi anni. “Comprendo la vostra amarezza – ha detto Mongelli – ma se siamo qui è innanzitutto per riconoscervi e una riflessione, importante, sulle strutture che abbiamo, noi e la Provincia, va fatta e prometto che la faremo, anzi spronando il Commissario a stringere coi tempi e a lavorare in questo senso”. E il Primo Cittadino si è soffermato anche sulla chiusura delle varie strutture teatrali che ha riguardato la città di Foggia nei mesi scorsi: “Il modo in cui è stato fatto – ha detto – è stato infelice, ma occorre mettere a norma. Che non significa chiudere, da parte nostra, ma segnalare e operare, ed è quello che faremo: su Teatro del Fuoco e Oda, torno ancora, il silenzio non è più accettabile, il Commissario deve dare un segno importante e noi ci muoveremo in questa direzione. Essere kamikaze – ha concluso simpaticamente, giocando sullo slogan della stagione dei Limoni – a volte è necessario, purché non vi siano suicidi”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload