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Teatro Giordano, domani “la riapertura”... Si parla di Michele Placido alla direzione

E le compagnie foggiane già sul piede di guerra

“Completamento dei lavori di ristrutturazione e la futura gestione del teatro”: questo l'oggetto della conferenza stampa di domani, inerente la riapertura del Teatro U. Giordano di Foggia il cui calvario sembra essere giunto all'epilogo. 
 
MICHELE PLACIDO?. Nei corridoi di Palazzo di Città – e non solo, va precisato – serpeggia già il nome del futuro direttore artistico di quello che tornerà ad essere il principale contenitore culturale del capoluogo dauno, potenzialmente il più importante di Capitanata. Michele Placido: l'attore e regista nativo di Ascoli Satriano sarebbe, a dire di alcuni, il nome designato dal Teatro Pubblico Pugliese, chiamato a guidare la futura stagione teatrale foggiana. D'altronde, oltre al sindaco Gianni Mongelli e agli assessori Pippo Cavaliere e Leonardo Pietrocola, alla conferenza di domani è stata annunciata la presenza del presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi.
 
I TEATRANTI FOGGIANI NON CI STAREBBERO. Una soluzione che, a quanto si apprende, non incontrerebbe affatto il favore delle compagnie teatrali foggiane, almeno quelle più in vista e attive in questi oltre dieci anni di assenza di un progetto culturale e teatrale organico. Su facebook infatti, il direttore artistico del Teatro dei Limoni, Roberto Galano, ha lasciato partire un post molto amaro per giunta già condiviso da altri professionisti del settore, uniti più o meno tutti a sostegno del direttore del Cerchio di Gesso Mario Pierrotti, candidato in appoggio ad Augusto Marasco quale rappresentante della categoria. 
 
E' COSI' CHE LA SINISTRA VUOLE VINCERE LE ELEZIONI?. “Si vocifera, si sussurra, Dicunt, che domani sarà ufficializzata la riapertura del Teatro Giordano – si legge sulla bacheca dell'attore Roberto Galano – e sarà annunciato il nuovo direttore artistico Michele Placido. Ora le domande nascono spontanee: è così che si alimentano e si incentivano le tanto decantate eccellenze del territorio? È così che la 'sinistra' vuole vincere le elezioni? È così che volete continuare a tradire, maltrattare e affossare tutte quelle realtà che privatamente e con i loro soldi e lavoro hanno fatto cultura al posto di un comune inutile e disinteressato che non solo non ha mai provveduto ad aiutare economicamente nessuno, ma che ha sempre avuto zero (o poco più) in bilancio alla voce cultura? È così che i nuovi volti, i giovani candidati, che tante idee nuove volevano portare in questa città, devono cominciare il loro percorso?”. 
 
“VOLETE UN'ALTRA OCCUPAZIONE?”. Un duro post che, a quanto sembra, lascia aperta una porta, per eventuali ripensamenti, ormai a poche ore dalla conferenza stampa: “Non credo che questo sia il momento più adatto per prendere decisioni di questo tipo – si legge ancora sulla bacheca – e soprattutto che a prenderle sia una amministrazione uscente che niente ha più da dire alla città e ai cittadini”. E infine, una chiosa a metà strada tra l'annuncio e la minaccia vera e propria: “Che effetto volete sortire? Volete forse l'ennesima occupazione di uno spazio pubblico? Attenti a quello che desiderate... potrebbe avverarsi!”.
“Completamento dei lavori di ristrutturazione e la futura gestione del teatro”: questo l'oggetto della conferenza stampa di domani, inerente la riapertura del Teatro U. Giordano di Foggia il cui calvario sembra essere giunto all'epilogo. Ma a quattro mesi dal possibile sipario, piovono già le prime polemiche sulla direzione artistica. E non c'è ancora nulla di ufficiale (ma molto di ufficioso).
MICHELE PLACIDO?. Nei corridoi di Palazzo di Città – e non solo, va precisato – serpeggia già il nome del futuro direttore artistico di quello che tornerà ad essere il principale contenitore culturale del capoluogo dauno, potenzialmente il più importante di Capitanata. Michele Placido: l'attore e regista nativo di Ascoli Satriano sarebbe, a dire di alcuni, il nome designato dal Teatro Pubblico Pugliese, chiamato a guidare la futura stagione teatrale foggiana. D'altronde, oltre al sindaco Gianni Mongelli e agli assessori Pippo Cavaliere e Leonardo Pietrocola, alla conferenza di domani è stata annunciata la presenza del presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi.
I TEATRANTI FOGGIANI NON CI STAREBBERO. Una soluzione che, a quanto si apprende, non incontrerebbe affatto il favore delle compagnie teatrali foggiane, almeno quelle più in vista e attive in questi oltre dieci anni di assenza di un progetto culturale e teatrale organico. Su facebook infatti, il direttore artistico del Teatro dei Limoni, Roberto Galano, ha lasciato partire un post molto amaro per giunta già condiviso da altri professionisti del settore, uniti più o meno tutti a sostegno del direttore del Cerchio di Gesso Mario Pierrotti, candidato in appoggio ad Augusto Marasco quale rappresentante della categoria.
E' COSI' CHE LA SINISTRA VUOLE VINCERE LE ELEZIONI?. “Si vocifera, si sussurra, Dicunt, che domani sarà ufficializzata la riapertura del Teatro Giordano – si legge sulla bacheca dell'attore Roberto Galano – e sarà annunciato il nuovo direttore artistico Michele Placido. Ora le domande nascono spontanee: è così che si alimentano e si incentivano le tanto decantate eccellenze del territorio? È così che la 'sinistra' vuole vincere le elezioni? È così che volete continuare a tradire, maltrattare e affossare tutte quelle realtà che privatamente e con i loro soldi e lavoro hanno fatto cultura al posto di un comune inutile e disinteressato che non solo non ha mai provveduto ad aiutare economicamente nessuno, ma che ha sempre avuto zero (o poco più) in bilancio alla voce cultura? È così che i nuovi volti, i giovani candidati, che tante idee nuove volevano portare in questa città, devono cominciare il loro percorso?”. 
“VOLETE UN'ALTRA OCCUPAZIONE?”. Un duro post che, a quanto sembra, lascia aperta una porta, per eventuali ripensamenti, ormai a poche ore dalla conferenza stampa: “Non credo che questo sia il momento più adatto per prendere decisioni di questo tipo – si legge ancora sulla bacheca – e soprattutto che a prenderle sia una amministrazione uscente che niente ha più da dire alla città e ai cittadini”. E infine, una chiosa a metà strada tra l'annuncio e la minaccia vera e propria: “Che effetto volete sortire? Volete forse l'ennesima occupazione di uno spazio pubblico? Attenti a quello che desiderate... potrebbe avverarsi!”.

di Redazione 


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