Prevendita aperta alle ore 12.00. Prevendita chiusa alle ore 12.10. Uguale: un grande successo (o, per meglio leggerla: la naturale e rassicurante risposta di una città privata per oltre otto anni del suo polmone storico culturale). Motivazioni a parte, la corsa al biglietto per la riapertura del Teatro Giordano è durata appena dieci minuti: questo il tempo utile per assicurarsi un posto al concerto del 10 dicembre, con protagonista il maestro Riccardo Muti e la sua Orchestra Cherubini.
POSTI PRENOTATI “A PORTE CHIUSE”. Un record? Non proprio (o non solo), perché a dimezzare la capienza dei 447 posti del Giordano sono stati i posti riservati alle autorità cittadine, inevitabili e doverosi, e, soprattutto, quelli per i consiglieri e per gli assessori: due per ciascuno. Questi ultimi, come affermato dallo stesso sindaco Franco Landella nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione (LEGGI), al pari di tutti gli altri cittadini pagheranno di tasca propria il biglietto (e ci mancherebbe). Ma, a differenza di questi ultimi, hanno avuto la possibilità, “a porte chiuse”, di accaparrarsi i posti migliori, riservando per i restanti “comuni mortali” le file a seguire. Per giunta, da “litigarsi” nell'arco di una manciata di minuti.
“TUTTO GRIGIO”. Sul sito del circuito Bookingshow infatti, alle ore 12.01 di questa mattina, un minuto dopo l'apertura del botteghino online per l'acquisizione della prevendita, tutta la platea (comprendente le poltrone, ossia i posti migliori) risultava già “grigia”: impossibile cliccare per effettuare la prenotazione. Discorso simile per quanto riguarda anche i palchi di prima fila: tutto grigio, tranne i posti laterali 2-3-4 e14-15-16. Per i palchi di seconda e terza fila, stessa solfa: solo 7-11 e soltanto 8 e 10. Inoltre, molti cittadini, in fila dalle prime ore di questa mattina davanti ai principali rivenditori della città, hanno lamentato l'assenza dei ticket, sottolineando che gli stessi negozi autorizzati non riuscivano ad effettuare le prenotazioni tramite i propri canali.
UNA FESTA PER POCHI, E POI: TORNERANNO MAI AL TEATRO? Insomma, a consiglieri e assessori comunali (e ai loro partner) il Comune ha riservato non solo i posti, ma anche quelli migliori: una scelta di gestione culturale e di partecipazione quanto meno discutibile, anche dal punto di vista sociale, se è vero che a pagare gli agognati lavori del Giordano, in questi anni, sono stati anche (soprattutto) quei cittadini che sono rimasti fuori. O che hanno dovuto sgomitare online per un posto di serie B... A questo punto, come spunto di riflessione, una domanda, anzi due: quanti di questi consiglieri e rispettivi partner torneranno in prima fila al Teatro Giordano, superata la fase dei flash e della “prima” stagionale? E poi, non meno importante: non doveva essere una festa di tutti?
Prevendita aperta alle ore 12.00. Prevendita chiusa alle ore 12.10. Uguale: un grande successo (o, per meglio leggerla: la naturale e rassicurante risposta di una città privata per oltre otto anni del suo polmone storico culturale). Motivazioni a parte, la corsa al biglietto per la riapertura del Teatro Giordano è durata appena dieci minuti: questo il tempo utile per assicurarsi un posto al concerto del 10 dicembre, con protagonista il maestro Riccardo Muti e la sua Orchestra Cherubini.
POSTI PRENOTATI “A PORTE CHIUSE”. Un record? Non proprio (o non solo), perché a dimezzare la capienza dei 447 posti del Giordano sono stati i posti riservati alle autorità cittadine, inevitabili e doverosi, e, soprattutto, quelli per i consiglieri e per gli assessori: due per ciascuno. Questi ultimi, come affermato dallo stesso sindaco Franco Landella nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione (
LEGGI), al pari di tutti gli altri cittadini pagheranno di tasca propria il biglietto (e ci mancherebbe). Ma, a differenza di questi ultimi, hanno avuto la possibilità, “a porte chiuse”, di accaparrarsi i posti migliori, riservando per i restanti “comuni mortali” le file a seguire. Per giunta, da “litigarsi” nell'arco di una manciata di minuti.
“TUTTO GRIGIO”. Sul sito del circuito Bookingshow infatti, alle ore 12.01 di questa mattina, un minuto dopo l'apertura del botteghino online per l'acquisizione della prevendita, tutta la platea (comprendente le poltrone, ossia i posti migliori) risultava già “grigia”: impossibile cliccare per effettuare la prenotazione. Discorso simile per quanto riguarda anche i palchi di prima fila: tutto grigio, tranne i posti laterali 2-3-4 e14-15-16. Per i palchi di seconda e terza fila, stessa solfa: solo 7-11 e soltanto 8 e 10. Inoltre, molti cittadini, in fila dalle prime ore di questa mattina davanti ai principali rivenditori della città, hanno lamentato l'assenza dei ticket, sottolineando che gli stessi negozi autorizzati non riuscivano ad effettuare le prenotazioni tramite i propri canali.
UNA FESTA PER POCHI, E POI: TORNERANNO MAI AL TEATRO? Insomma, a consiglieri e assessori comunali (e ai loro partner) il Comune ha riservato non solo i posti, ma anche quelli migliori: una scelta di gestione culturale e di partecipazione quanto meno discutibile, anche dal punto di vista sociale, se è vero che a pagare gli agognati lavori del Giordano, in questi anni, sono stati anche (soprattutto) quei cittadini che sono rimasti fuori. O che hanno dovuto sgomitare online per un posto di serie B... A questo punto, come spunto di riflessione, una domanda, anzi due: quanti di questi consiglieri e rispettivi partner torneranno in prima fila al Teatro Giordano, superata la fase dei flash e della “prima” stagionale? E poi, non meno importante: non doveva essere una festa di tutti?