Dovranno rispondere di rapina impropria e aggressione ai danni di una delle commesse due donne arrestate dai carabinieri, Nadia Benhassoun e Fatna Semta, marocchine 31enni, responsabili di un furto al negozio Coin di Piazza Cavour.
LA VICENDA. Alle 13.30, ora di pausa pranzo per il negozio, le due ladre sono entrate alla Coin, dirigendosi presso il reparto profumeria e bigiotteria. Qui hanno iniziato a riempire le loro borse, dimenticandosi di strappare alcuni dispositivi antitaccheggio che all’uscita del negozio provocano l’attivazione dell’allarme alle porte. A fermarle, è stata una delle commesse che, insieme alla responsabile delle vendite, le ha subito invitate a seguirle in ufficio. A questo punto le due donne si sono divise: una ha cominciato ad attirare l’attenzione delle dipendenti, mentre l’altra è ritornata nel reparto profumeria per abbandonare la merce rubata poco prima.
L’AGGRESSIONE. Prontamente, una commessa ha cercato di contattare il 112, subendo l'aggressione di una delle due rapinatrici, intenzionata a strapparle il telefono dalle mani. Ciononostante, la chiamata è stata comunque inoltrata alla Centrale Operativa dei Carabinieri che, immediatamente, ha inviato una pattuglia. Le donne hanno negato ogni accusa e anzi, approfittando di un attimo di distrazione, hanno cercato di disfarsi della merce ancora in loro possesso gettandola in un cestino ed in un portaombrelli. La manovra non è sfuggita ai carabinieri che, durante la perquisizione, hanno rinvenuto tutta la merce rubata, pari al valore di 600 euro.
Dovranno rispondere di rapina impropria e aggressione ai danni di una delle commesse due donne arrestate dai carabinieri, N. B. e F. S., marocchine 31enni, responsabili di un furto al negozio Coin di Piazza Cavour.
LA VICENDA. Alle 13.30, ora di pausa pranzo per il negozio, le due ladre sono entrate alla Coin, dirigendosi presso il reparto profumeria e bigiotteria. Qui hanno iniziato a riempire le loro borse, dimenticandosi di strappare alcuni dispositivi antitaccheggio che all’uscita del negozio provocano l’attivazione dell’allarme alle porte. A fermarle, è stata una delle commesse che, insieme alla responsabile delle vendite, le ha subito invitate a seguirle in ufficio. A questo punto le due donne si sono divise: una ha cominciato ad attirare l’attenzione delle dipendenti, mentre l’altra è ritornata nel reparto profumeria per abbandonare la merce rubata poco prima.
L’AGGRESSIONE. Prontamente, una commessa ha cercato di contattare il 112, subendo l'aggressione di una delle due rapinatrici, intenzionata a strapparle il telefono dalle mani. Ciononostante, la chiamata è stata comunque inoltrata alla Centrale Operativa dei Carabinieri che, immediatamente, ha inviato una pattuglia. Le donne hanno negato ogni accusa e anzi, approfittando di un attimo di distrazione, hanno cercato di disfarsi della merce ancora in loro possesso gettandola in un cestino ed in un portaombrelli. La manovra non è sfuggita ai carabinieri che, durante la perquisizione, hanno rinvenuto tutta la merce rubata, pari al valore di 600 euro.