Tentano ‘spaccata’
durante il coprifuoco, tre arresti a Lucera dopo un inseguimento
Tre persone
sono state arrestate dai carabinieri perché ritenute responsabili del tentativo
di una ‘spaccata’ ai danni di un locale in pieno centro a Lucera.
LA VICENDA. Avviene
tutto intorno alle 23, pertanto in pieno coprifuoco. Nei pressi della centralissima piazza Duomo, un
cittadino si affaccia dal balcone di casa, notando la presenza di alcuni
soggetti, tutti incappucciati, intenti ad armeggiare in prossimità della
saracinesca di un tabacchi. Dopo la segnalazione al 112, l’arrivo sul posto dei
militari con i malviventi colti ancora vicino alla serranda.
LA BICI A TERRA. Da qui, la fuga per le
vie del centro storico. E uno dei fuggitivi, che per ostacolare l’inseguimento
dei militari, scaraventa per terra una bicicletta. Giunti poi quasi in
prossimità di Viale Aldo Moro, c’è una macchina con altri complici ad attendere
i tre fuggiaschi.
IL BLOCCO. I carabinieri non
demordono e comunicano alla centrale operativa il percorso della vettura in
fuga, una Mercedes Classe A. LK. In ausili arriva un’altra pattuglia dei
carabinieri e una volante della polizia e proprio in prossimità di Piazza Di
Vagno (noto per i lucerini come ‘Porta Foggia’), lo sforzo congiunto di
militari e agenti permette di ‘chiudere’ la strada e bloccare i responsabili.
Altri due complici, però, riescono a far perdere le loro tracce nell’oscurità
della notte.
GLI ARRESTI. A seguito della
perquisizione della Mercedes Classe A, vengono trovati a bordo vari arnesi atti
allo scasso e dei cappellini e degli scaldacollo in pile utilizzati dai per
nascondere buona parte del loro volto. Dopo le formalità di
rito, i tre, identificati per soggetti residenti a Foggia ben conosciuti alle
Forze dell’Ordine, sono arrestati, indagati a vario titolo per i reati di tentato
furto aggravato, porto di arnesi atti allo scasso, resistenza a Pubblico
Ufficiale nonché multati per non aver rispettato il Codice della strada e per
la violazione delle normative anti.Covid.
I COMPLICI. Gli arresti sono poi stati
convalidati dal Tribunale di Foggia ed è stata disposta nei confronti dei tre l’applicazione
della misura dell’obbligo giornaliero di presentazione alla PG e, a carico di
uno, l’obbligo di dimora nel comune di Foggia. Proseguono e indagini per individuare
i complici.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.