Terminal bus, "da biglietto da visita a simbolo di degrado": l'allarme di Filt Cgil e Faisa Cisal
"L'immagine di una città si costruisce a partire dai suoi punti d'ingresso, e il terminal
bus dovrebbe esserne il primo, accogliente 'biglietto da visita'. Purtroppo, a Foggia, il terminal Russo è diventato l'esatto contrario: un luogo inaccettabile che grida all'emergenza". Le Organizzazioni Sindacali FILT CGIL e FAISA CISAL lanciano un appello alle autorità competenti per un intervento urgente e risolutivo. A tal proposito, le due sigle in data 9 settembre hanno inviato una nota al Comune di Foggia, ad ATAF SpA e, per conoscenza, al Prefetto per la risoluzione delle problematiche esposte.
LA SICUREZZA. Non si tratta solo di un problema estetico - evidenziano i sindacati - . Le condizioni della struttura mettono a rischio la sicurezza e la dignità di chi ogni giorno la attraversa. Le foto e le segnalazioni in nostro possesso mostrano un quadro desolante: l'asfalto è gravemente compromesso, con buche e dissesti che rendono il transito dei bus precario e pericoloso.
Ma non è tutto. La mancanza di manutenzione e igiene ha trasformato l'area di attesa in un luogo insalubre. I passeggeri sono costretti a fare i conti con un ambiente degradato, dove la presenza di odori sgradevoli, in particolare di urina, rende la sosta impossibile. Un'offesa non solo al decoro, ma anche alla salute pubblica.
LE RICHIESTE. "È inaccettabile che un luogo di transito così cruciale per la nostra città si trovi in queste condizioni commenta FAbio Lapalorcia, segretario provinciale di Filt Cgil -. La sicurezza dei lavoratori e degli utenti non è un optional, ma un diritto. Le buche sull'asfalto e il degrado non sono tollerabili. Chiediamo risposte e azioni immediate per ripristinare la sicurezza e la dignità del servizio".
IL DEGRADO. "Il terminal 'Russo' - aggiunge Vincenzo delli Carri - è il primo volto di Foggia per molti. Quello che offre oggi è un'immagine di degrado che non ci appartiene e che umilia chi lo frequenta. La mancanza di pulizia e l'odore di urina non sono solo un disservizio, ma un segno di profondo
abbandono. È tempo che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità e agiscano concretamente per
restituire a questo luogo il decoro che merita."
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