Terra di Capitanata ricorda le "vittime meridionali del Risorgimento"
L'Associazione Terra di Capitanata anche quest'anno, per ricordare il 13 febbraio, giorno in cui cadde la fortezza di Gaeta e con essa l'indipendenza delle Due Sicilie, ha fatto affiggere a Foggia e in alcuni centri della provincia un manifesto "al fine di informare e sensibilizzare la cittadinanza sui tristi eventi di 162 anni fa".
LA "COLONIZZAZIONE". "Quella data, - evidenziano dall'associazione - lungi dall'essere cosa passata e senza alcun legame con l'attualità, è invece più viva che mai nelle sofferenze del nostro popolo.
Colonizzati e impoveriti in ogni ambito dalla rapacità di un Nord famelico, vediamo i nostri giovani partire e sempre più spesso portarsi dietro i loro vecchi. I paesi e le città si spopolano. I fondi a noi destinati, europei ed italiani, prendono la via del Nord".
LE CRITICHE. Da parte di Terre di Capitanata c'è una critica rivolta ai media 'nazionali', che "ci ignorano o ci infangano un giorno si e l'altro pure". mentre "Il Nord pretende ed ottiene l'Autonomia che sarà realizzata tutta a nostro danno". Insomma, "dopo 162 anni, la crocifissione del Sud sul Calvario dell'Unità non ha fine, come il peggiore degli incubi.
Al giorno d'oggi sono tanti i 'ricordi' che trovano spazio nell'informazione e nella politica nazionale, ma la nostra data, il 13 febbraio, e il nostro ancora attuale genocidio, fisico, economico e culturale, viene sistematicamente ignorato e boicottato".
LA PRESA DI COSCIENZA. "Il nostro sforzo - concludono dall'associazione - quindi avviene nella ferma convinzione che solo una presa di coscienza la più larga possibile può fermare questa ingiustizia e dare al Sud d'italia quel futuro che oggi evidentemente non ha".
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