Terremoto al Comune di Foggia, richiesta di rinvio a giudizio per Affatato e altre otto persone
La Procura della Repubblica di Foggia ha richiesto il rinvio a giudizio per il dirigente del Comune di Foggia Francesco Paolo Affatato e altre otto persone per i reati di turbativa di scelta del contraente, induzione indebita, falso in atto pubblico. L’inchiesta riguarda l’affidamento del servizio di igiene urbana all’Amiu ma si è poi allargata all’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali alla CTM srl il cui referente era Giovanni Trisciuoglio.
LA RICHIESTA. La sostituta procuratrice Paola de Martino ha ottenuto il decreto di fissazione dell’udienza preliminare per il prossimo 25 settembre 2025. Il dirigente Affatato è accusato, insieme ai dipendenti Francesca Paola Russo e Domenico Lomazzo, di aver in concorso tra loro, con doni, promesse, collusioni e altri mezzi fraudolenti turbato il bando di gara relativo all’affidamento della concessione dei servizi e dei lavori di costruzione di loculi nel cimitero del Comune di Foggia e della connessa gestione per undici anni in modo tale da favorire la CTM srl di Giovanni Trisciuoglio. Affatato deve rispondere anche del presunto reato di falso in atto pubblico per aver indotto un suo collaboratore a retrodatare da novembre al 18 luglio 2023 la stesura di un verbale di validazione del progetto di fattibilità tecnico-economica dell’affidamento dei servizi cimiteriali nonché di induzione indebita per aver indetto l’imprenditore Giuseppe Scommegna a installare una licenza office sul computer di Lomazzo. Per tale motivo anche il commerciante è tra i destinatari della richiesta.
IL CASO AMIU. Richiesta di rinvio a giudizio anche per le cinque persone coinvolte nel caso Amiu. Chiamati in causa per il reato di falso in atto pubblico per la redazione della relazione propedeutica all’affidamento in house del servizio di igiene urbana l’ex dirigente Concetta Zuccarino e il direttore Antonello Antonicelli, quest’ultimo anche per aver indotto un funzionario del Comune di Foggia a inserire sul portale dei rifiuti dati difformi sulla differenziata. Sempre per falso in atto pubblico è chiamata a rispondere Maria Rosaria Mangiatordi, referente del Conai. Infine, al dirigente Saverio Pio Longo e al funzionario Giovanni Sorbo viene contestata la redazione di due certificati falsi di regolare esecuzione del servizio di igiene urbana per i mesi di gennaio e febbraio 2023.
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