Stampa questa pagina

Terrorismo, i vigili del fuoco si fanno sentire: “Vogliamo mezzi idonei e altre 2mila unità”

Prendono spunto dai tragici fatti di Parigi e chiedono l’immissione in ruolo di ulteriori 2mila unità di Vigili del Fuoco permanenti. A farlo è la Federazione nazionale coordinamenti dei Vigili del fuoco, con un appello che condivide “ciò che anche le organizzazioni sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco stanno denunciando, cioè una assurda discriminazione tra le forze dello stato, dove si prevedono stanziamenti per le forze di polizia, mentre al momento nulla è previsto per l'unico corpo destinato al soccorso”.

SCONCERTO E PAURA. I fatti di Parigi – spiega l’associazione - , con l’attacco allo stadio de France e la sanguinosa strage al teatro Bataclan, hanno disseminato il territorio europeo di sconcerto e paura. Ancora oggi la tensione che si avverte in Belgio lascia intendere che può non trattarsi di singoli episodi isolati. Tutta l’Europa è alle prese con un fenomeno terroristico che nessuno si aspettava, a cui però dobbiamo rispondere in maniera concreta. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, i singoli Stati si trovano a dover rafforzare la presenza sul proprio territorio di tutti i dispositivi atti a scongiurare qualsiasi pericolo per l’incolumità dei propri cittadini.

GLI ATTENTATI. Sicurezza e soccorso pubblico – evidenziano nella nota - rappresentano le condizioni irrinunciabili per uno Stato al fine di assicurare la crescita del Paese e per migliorarne il tenore di vita. Governo e Parlamento devono essere i garanti politici della sicurezza di tutti i cittadini, così come i Vigili del Fuoco, principali operatori del soccorso, sono i responsabili materiali del mantenimento della sicurezza medesima e della risoluzione di qualsiasi scenario accidentato. Non si dimentichi infatti che il Corpo Nazionale ha tra i sui compiti istituzionali anche un ruolo esclusivo nella difesa civile contro la minaccia di attentati terroristici compresi quelli non convenzionali attuati con armi chimiche e batteriologiche, che insieme a tutti gli altri compiti e ai nuovi compiti in materia di lotta agli incendi boschivi, rappresentano la macchina del soccorso tecnico urgente.

LE RICHIESTE. Oggi – denunciano i vigili del fuoco - vi è una carenza cronica di organico all’interno del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, al di sotto di quelli che sono gli standard europei, compensata con il solo anticipo del turn-over 2016 di sole 355 unità. Per questo chiediamo che il Governo per tramite del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, si adoperi affinché nel prossimo maxiemendamento da presentare alla Camera dei Deputati in materia di Legge di Stabilità ci siano provvedimenti in favore di materie riguardanti la sicurezza, e che venga previsto lo stanziamento di fondi extra tali da consentire l’immissione in ruolo di ulteriori 2.000 unità di Vigili del Fuoco permanenti. Si tratterebbe di personale già disponibile in quanto proveniente dalle graduatorie in corso di validità e che consentirebbe di potenziare gli organici nell’immediato. Chiediamo inoltre – ribadiscono - che vengano previsti specifici stanziamenti per il rinnovo del contratto e per l'acquisto di mezzi idonei e moderni.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload