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Tifosi morti, i ringraziamenti della società Calcio Foggia e il ricordo personale di Alessio Grieco

Con un post sulla pagina facebook la società Calcio Foggia 1920 ha ringraziato la Lega di Serie C – Now, tutte le società sportive di serie B, C e D con le relative tifoserie organizzate, le scuole calcio dell’intera provincia, la Questura di Foggia e tutte le associazioni per la vicinanza e l’affetto dimostrato in queste ore di profondo dolore.

IL POTENZA. “Un encomio speciale - prosegue la società - va al Potenza Calcio per la disponibilità, la sensibilità e l’attenzione che ha mostrato sin dai primi istanti, a vari livelli, verso la scrivente società e la sua tifoseria. In particolare, un sentito ringraziamento ai tanti tifosi potentini che hanno offerto conforto, beni di prima necessità, ospitalità e cure ai nostri tifosi coinvolti nel sinistro. Il calcio italiano si è unito in un unico corale abbraccio per queste giovani vite spezzate”.

ALESSIO GRIECO. Molto sentito è stato ancora il post di Alessio Grieco, responsabile della comunicazione della società rossonera, che ha ricordato l'incontro avuto con Gaetano Gentile, uno dei tre ragazzi morti. Di seguito il testo:
Il mio lavoro oggi mi mette di fronte a una delle pagine più dolorose. È da ieri sera che il mio telefono non smette di squillare, e a ogni chiamata mi immobilizzo, torno a quegli attimi di ieri sera, quando si rincorrevano le prime voci, che pian piano si trasformavano in conferme strazianti, con in sottofondo le urla che ascoltavo dall'altra parte del telefono dei miei colleghi. Il mio lavoro mi porta a rappresentare, nel mio piccolo, una comunità; rappresento le gioie e i dolori che viviamo insieme ogni domenica. Da ieri, quella comunità si ritrova con tre giovani, troppo giovani, in meno. Non conoscevo personalmente nessuno dei tre ragazzi, ma con uno di loro, solo sabato pomeriggio, mi sono intrattenuto per una ventina di minuti. Ero allo store e lui era lì a provare la tuta che la mamma, il giorno prima, era venuta a comprare per il suo compleanno. Ho davanti agli occhi l'immagine di Gaetano che si specchia e mi chiede come gli sta la tuta. Io gli rispondo che è un figurino, e lui, con un sorriso che non dimenticherò mai, annuisce e va via con la tuta addosso, senza nemmeno cambiarsi. Beh, Gaetano, adesso ti tocca la parte più difficile, essendo il più grande dei tre: prendere per mano Michele e Samuel e accompagnarli, cercando di dare loro con il tuo sorriso la tranquillità, perché non posso nemmeno immaginare quanta paura abbiate provato in quegli attimi. Fate buon viaggio, ragazzi, e che da lassù possiate vedere tutte le partite che volete”.

di Redazione 


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