La buona notizia è che si torna a parlare della Tomba della Medusa, di metterla in sicurezza, di attivarsi intorno al più grande cruccio (in senso positivo) della straordinaria archeologa Marina Mazzei, grazie ad un esborso ministeriale di 150mila euro. La cattiva notizia è che lo si è già fatto tempo fa, anzi, si è provato più volte, con modalità scellerate e funeste, arrivando sino alla perdita (per dimenticanza, senza scherzi) di un finanziamento di 1,5 milioni di euro. Fatte queste premesse, va detto che il sito archeologico della Medusa, tra i più importanti d'Italia (almeno in potenza) torna a essere argomento di interesse collettivo per il territorio foggiano. Questa mattina, nella Sala Mazza del Museo Civico di Capitanata, il sindaco Gianni Mongelli, l’onorevole Colomba Mongiello e gli ex parlamentari Angelo Rossi e Michele Galante hanno incontrato la stampa per avviare una riflessione sul futuro del sito, alla luce del finanziamento di 150mila euro che il Ministero dei Beni Culturali ha concesso per la messa in sicurezza dell’area.
LA MEDUSA, ARCHEOLOGIA DI UN DISASTRO (POLITICO). Circa duecentomila reperti trafugati a partire dalla fine degli anni '80 e poi senza sosta, attraversando anche i due mandati comunali di Paolo Agostinacchio (sindaco di Foggia dal 1995 sino al 2004) e quello di Orazio Ciliberti, cominciato nel 2004, com'è noto, e terminato, con due tentativi dimissionari, nel 2009. Una spoliazione imbarazzante e politicamente trasversale, la quale ha visto tombaroli spietati, criminali senza scrupoli e amministratori incapaci, uniti più o meno consapevolmente nel lasciar morire e depredare e distruggere quello che sarebbe potuto diventare il polo archeologico più importante di Capitanata. Storie note, purtroppo, le quali tornano d'attualità dopo l'incontro di questa mattina nel quale la parlamentare Colomba Mongiello ha sottolineato la bontà del suo operato a livello istituzionale, forte della propria interrogazione rivolta al Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray. Quest'ultimo, fa sapere la referente Pd di Capitanata alla Camera dei Deputati, ha annunciato “l’erogazione dei fondi per la messa in sicurezza, riconoscendo l’altissimo valore culturale della Tomba della Medusa”.
RECUPERARE GLI 1,5 MILIONI DI EURO PERSI NEL 2007. Centocinquantamila euro per mettere in sicurezza un sito archeologico ormai quasi allo sfascio – come evidente anche dalle foto mostrate dai due ex parlamentari Rossi e Galante, per giunta arcinote – e che, come sottolineato dallo stesso sindaco Mongelli, se non verranno inseriti in un'ottica progettuale, finiranno nuovamente preda delle escavatrici “che verranno”, considerato che uno dei problemi più gravi è proprio quello di controllare un'area così distante dal centro abitato. Una possibile soluzione (forse l'unica), fa sapere la Mongiello, “per riappropriarci di un bene prezioso che rappresenta un pezzo fondamentale della nostra storia”, potrebbe essere il recupero di un “vecchio stanziamento di 1,5 milioni di euro che il Governo mise a disposizione nel 2007 ma che successivamente è stato definanziato perché inutilizzato”.
SOLDI “DIMENTICATI” DA CILIBERTI (MA LA MONGIELLO DOV'ERA?). A “scordarsi” quei soldi, per la cronaca, fu la Giunta Ciliberti nella quale, sempre per la cronaca, rientrava anche la stessa Colomba Mongiello, eletta nel 2004 nella stessa coalizione del noto magistrato. In quel 2007, Ciliberti aveva già rassegnato le sue prime dimissioni, mentre la Mongiello aveva a propria volta lasciato l'incarico comunale, per occuparsi di ben altre questioni (presidenza dell'Amica, altra doglianza, ed elezione al Senato della Repubblica in forza al Governo Prodi). Non spettava a lei, dunque, almeno direttamente, recuperare quel fondo così importante, nonostante abbia fatto parte dello stesso governo cittadino e, successivamente, anche di quello “amico” che ha guidato l'Italia per un misero biennio. Tuttavia, dopo le trascuratezze che hanno accompagnato la questione della Medusa in questi anni e con gravi responsabilità anche da parte delle stesse componenti politiche vicine alla Mongiello (e non solo), qualche perplessità circa l'annuncio di questa mattina non può essere esclusivamente opera di malafede.
LA MEDUSA COME LA CATTEDRALE... MAGARI. Dopo il ringraziamento rivolto ai “nostri ex parlamentari per le iniziative encomiabili fin'ora portate avanti per il recupero della Tomba della Medusa”, Mongelli ha voluto assicurare il suo impegno “per recuperare quelle risorse necessarie a rendere il bene fruibile, coinvolgendo direttamente la Regione Puglia”. Come esempio positivo ha tirato in ballo la Cattedrale di Foggia, restituita ai foggiani dopo anni di impalcature sospese nell'aria – esempio felicissimo, in effetti. Tuttavia, per far sì che l'incontro di questa mattina, e i susseguenti 150mila euro da utilizzare, non restino una piccola punzecchiatura elettorale bisognerà fare molto, molto di più. I precedenti, in tema di Tomba della Medusa, sono troppo, troppo gravi. Essere scettici è l'unica possibilità per prendere sul serio quanto detto quest'oggi – e non solo.