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Tommaso Coletti tra passato e presente: “Prima eravamo leziosi, per vincere serve equilibrio”

Toni pacati, parole misurate, nessuno spazio a facili entusiasmi per la vetta conquistata dal Foggia dopo due giornate. Tommaso Coletti si presenta così in conferenza stampa perché, ci tiene a dire: “occorre evitare di esaltarsi dopo qualche vittoria e deprimersi dopo una sconfitta. Si ottengono risultati solo con il lavoro giornaliero”.

TRA PASSATO E PRESENTE. Le prime riflessioni del calciatore rossonero sono dedicate alla difficile estate che ha fatto seguito alla finale di play off promozione, persa con il Pisa e che si è conclusa con l’esonero di De Zerbi: “È stato un mese e mezzo travagliato, inutile negarlo ma occorre mettersi tutto alle spalle e ripartire. Quali differenze ci sono con Stroppa? Forse prima eravamo troppo leziosi. Ora invece stiamo diventando più concreti e fisici. Il nuovo mister è una bravissima persona che è arrivato senza entrare in gamba tesa. Non ha snaturato il lavoro precedente e pian piano sta introducendo le sue idee”.

IL SUO RUOLO. Il passaggio da De Zerbi al nuovo mister non ha invece, almeno per ora, modificato la sua posizione in campo. Complice l’assenza per infortunio di Martinelli, Stroppa come il suo precedessore ha schierato Coletti più arretrato, come difensore centrale: “Mi trovo bene a giocare anche dietro. Tra l’altro con Stroppa il modo di fare il difensore è diverso, più tradizionale. Io comunque sono a disposizione”. Nessun timore dunque di perdere il posto da titolare quando rientrerà Martinelli: “Sono pronto a giocare in qualsiasi ruolo, anche terzino – sorride ma con tono serio Coletti – e ad ogni modo credo che il vero compito di un calciatore professionista sia quello di farsi trovare pronto quando e dove vuole l’allenatore. Personalmente vivo la stazione con la speranza di dare il massimo in ogni occasione. L’anno scorso ho avuto un calo fisico per circa un mese, sto lavorando perché non ricapiti e possa sempre essere in ottima forma”.

IL CAMPIONATO. Finale con un occhio alle avversarie del Foggia e alla prossima partita: “È presto per esprimersi sui valori del campionato. Il Matera è un’ottima squadra con un allenatore fortissimo con cui ho lavorato due anni fa. Il segreto sarà l’equilibrio, stiamo lavorando perché nel corso dell’intero anno possiamo reggere la pressione che inevitabilmente potrà crearsi. La Vibonese? Occorrerà affrontarla come se fosse il Lecce. Vincere un campionato dipende dal grado di concentrazione in ogni partita. Sono tornato qui per ripulire il mio nome. Ho sempre tenuto a questa città che mi ha dato la possibilità di entrare nel calcio che conta. Spero di poter scrivere un pezzettino di storia di questa gloriosa maglia”.

di Michele Gramazio


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