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Torna il Festival degli artisti di strada, il centro storico diventa un grande palcoscenico

Programma ridotto a due giorni, il Comune taglia i fondi

Con la parata di apertura in partenza alle 20,30 da Piazza Cavour per giungere a Corso Vittorio Emanuele, prenderà il via ufficialmente la terza edizione del Foggia Teatro Festival, la rassegna di spettacoli di strada promossa dalla Fondazione Banca del Monte con la direzione artistica del Cerchio di gesso che per due giorni animerà le vie del centro storico. Un'edizione in versione “limitata” (a causa della diminuzione del contributo stanziato dal Comune di Foggia) ricca in ogni caso di appuntamenti adatti ad ogni generazione.
 
 
IL PROGRAMMA. Da Piazza Cesare Battisti a piazza De Sanctis, passando per Piazza Federico II sino a Piazza Nigri e Piazza del Purgatorio, il cuore della città si animerà per due sere di seguito dalle 20,30 a mezzanotte, grazie alla “pacifica invasione” degli artisti di strada: acrobati, giocolieri, maestri burattinai, clown ed equilibristi si esibiranno in spettacoli teatrali, acrobazie, danze con il fuoco, letture animate mentre sarà possibile acquistare libri e anticaglie all'interno del sempre più ampio mercatino dell’artigianato.
ARTISTI INTERNAZIONALI. Proseguirà poi, nel solco delle edizioni passate, l'apertura ad artisti di impronta internazionale. Tra uno spettacolo e l'altro si esibiranno gli acrobati spagnoli "Su e giù circus", il mimo giapponese "Shinya" e gli "Apokellan Marionetas" (i marionettisti provenienti del Cile).
LE STREET-BAND. Quattro saranno poi le street-band (era solo una l'anno scorso) che si alterneranno nei luoghi del festival suonando musiche dal vivo per far riassaporare il gusto delle antiche bande di paese. La musica sarà inoltre protagonista dei concerti di chiusura delle due giornate che si terranno a Piazza Nigri e piazza De Sanctis. In programma, infine, lo spettacolo finale domenica alle 21 nel chiostro di Santa Chiara.
IL "TAGLIO" CON IL PASSATO. Nella scorsa edizione unanime fu il consenso da parte dei cittadini che affollarono le vie del centro assistendo agli spettacoli. Nonostante ciò, quest'anno la rassegna è giocoforza ridotta a "metà" (rispetto ai quattro giorni dell'anno scorso) e perde per strada alcuni pezzi come l'intero pre-festival e diversi laboratori per grandi e piccini. Il motivo? La forte riduzione del contributo del Comune di Foggia da 20mila a 5mila euro per dirottare i fondi a favore del concerto di Fausto Leali e dei fuochi d’artificio del giorno di Ferragosto.
LA QUERELLE. Una decisione che ha "vivacizzato" l'avvicinarsi all'appuntamento e ha lasciato spazio a qualche polemica. Prima, infatti, vi è stata la sfida, “Leali Vs artisti di strada”, lanciata dal sindaco in occasione della presentazione del cartellone estivo per la citta di Foggia (LEGGI: L’estate di Foggia in una sola “manche), poi il mezzo passo indietro congiunto Landella-Giuliani, con il quale si è sottolineato “l’encomiabile impegno profuso dalla Fondazione Banca del Monte nella crescita della città” (LEGGI: LANDELLA TORNA SUI SUOI PASSI), infine quella che è una vera e propria promessa del sindaco: “L’anno prossimo il Comune di Foggia tornerà a sostenere con il contributo iniziale (di 20mila euro ndr) un’iniziativa di straordinario successo come il Festival degli artisti di strada”.

RITORNO ALLE ORIGINI. Nell'attesa si apre la terza edizione che, come sottolineato dal prof. Saverio Russo, presidente della Fondazione Banca del Monte “rappresenta un esempio di come si possa dar vita a spettacoli di qualità con costi limitati". La cura dimagrante a cui si sottoporrà il festival "farà sì che - come spiegato dal direttore artistico Mario Pierrotti - si tornerà alla filosofia di base della prima edizione, quella di avere un impatto soprattutto sociale e relazionale con gli abitanti del centro storico, a cui si chiedono piccoli sacrifici come quella di parcheggiare l'auto lontano da casa ma con i quali, durante la manifestazione, si collabora e si instaurano proficui legami". Insomma un ritorno alle origini che, in fin dei conti, proprio un male non è.

di Redazione 


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