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Torna il sindaco, le reazioni dell'opposizione

Da facebook ai portavoce di partito, i commenti

Le dimissioni sono state un errore. Il ritiro delle stesse, pure. Per il popolo di facebook – prendendo in considerazione unicamente la bacheca del sindaco Gianni Mongelli, da lui per giunta tirata in ballo durante la conferenza di questa mattina – “come fai, sbagli”. O meglio, come fa il sindaco, quale che sia la sua decisione o spiegazione a questi quasi venti giorni di congelamento istituzionale, sembra essere un errore. Non c’è verso.
“NON TI SI PUO’ SENTIRE”. Sulla sua bacheca, Lucia Lambresa – che chiamiamo in causa con il nome e cognome unicamente per la sua notorietà pubblica – non concederebbe nemmeno la parola all’ingegnere, come si evince da quel “non ti si può sentire” che campeggia in alto, tra i commenti, in occasione del suo discorso alla stampa di questa mattina. Il resto dei cittadini poi, più o meno, si accoda, tra i soliti “vergognanti di lusso” – per se stessi, per averlo votato, per averlo sostenuto, per la città, per la nazione e così via – e i consueti consulenti politici e portavoce aggiunti non desiderati: chi passa all’opposizione (opposizione rigorosamente “ombra”), chi è deluso e gli intima di ricredersi del suo stesso ricredimento e chi, infine, lo equipara al sindaco uscente Ciliberti, a quanto pare l’unico uomo politico da dieci anni a questa parte ad aver messo d’accordo un’intera città – della serie: “come lui, nessuno mai”.
LE OPPOSIZIONI POLITICHE. Non hanno mezze misure le fazioni politiche opposte al sindaco Mongelli e alla sua giunta. Bocciata la sua decisione di ritornare in sella al governo cittadino, tanto dal Pdl, che dall’Udc che da La Destra. Quest’ultima, nel consueto stile colorito che contraddistingue il portavoce Bruno Longo, parla di “sceneggiata napoletana”, riconducendo le decisioni e i movimenti politici del sindaco in questi ultimi giorni, ad una sua complice e compiacente sottomissione ad una certa imprenditoria edile che, dall’inizio del mandato, avrebbe tenuto sotto scacco Gianni Mongelli. L’invito de La Destra è quello di “contestare la Giunta delle tasse e dei disservizi, aderendo alle pubbliche manifestazioni ed alla petizione popolare per lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia evitando, solo così, guai peggiori alla città”.
Toni più moderati ma non meno critici anche da parte dell’Udc, per bocca del massimo rappresentate Angelo Cera, il quale non condivide la scelta di Mongelli di ritirare le dimissioni da sindaco di Foggia “e di continuare un percorso politico e amministrativo che ha già mostrato scarsi risultati. Mongelli – fa sapere Angelo Cera – continuerà ad essere ostaggio di quelle forze politiche che recentemente hanno chiesto di poter tornare ad occupare postazioni di potere, anziché preoccuparsi della grave situazione che vive la città”. Per il coordinatore provinciale del Pdl, Franco Landella, non c’è più tempo né spazio per la solidarietà, piuttosto per una ferma opposizione, in risposta ad una decisione – quella del rientro in carica – che sarebbe solo lo specchio dell’ennesimo “regolamento di conti all’interno del centrosinistra e della maggioranza consiliare”.

di Redazione 


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