Il Coronavirus è un pericolo per tutti. Anche per quelle realtà ai margini, spesso dimenticate da notiziari e tg locali e nazionali. Finora, per esempio, nessuna attenzione dal mainstream ai ghetti dei migranti, dove, per le grave precarietà delle condizioni igienico-sanitarie, l'ingresso del virus potrebbe causare la rapida esplosione di focolai e risultare letale per intere comunità.
L'INIZIATIVA. Fortunatamente esistono persone come Camilla Macciani e Antonio Ruggiero, due attivisti (la prima toscana, il secondo laziale), studiosi e ricercatori del fenomeno immigrazione che conoscono molto bene la realtà dei ghetti foggiani.
E' partita da loro l'idea della raccolta fondi "#Vorreistareacasa - Emergenza Corona Virus - Tuteliamo la salute dei braccianti nei ghetti del Foggiano" per l'acquisto di materiale sanitario (principalmente guanti, gel e salviette igienizzanti) che possa aiutare i migranti nella prevenzione al contagio.
LA RACCOLTA FONDI. Avviata due giorni fa sulla piattaforma on line Gofundme, la raccolta sta andando molto bene: in sole 48 ore sono stati raccolti oltre 900 euro da quasi 50 donatori.
Il materiale sanitario acquistato verrà recapitato ad Intersos (un'organizzazione impegnata in prima linea in questa emergenza) che si è resa disponibile a consegnarlo agli abitanti dei ghetti del Foggiano come Borgo Mezzanone e Ghetto Rignano.
COME DONARE. L'iniziativa è consultabile anche sulla pagina facebook "Covid-19: tuteliamo la salute dei braccianti nei ghetti del foggiano". A questo
link è possibile donare, anche piccole somme, ed estendere la solidarietà a coloro che vorrebbero restare a casa ma sono costretti a vivere, dimenticati da tutti, nel disagio estremo di una baraccopoli.