Traffico di droga, operazione della DIA: 12 arresti e maxi sequestro
Dalle prime ore della mattinata odierna, 23 settembre, la DIA sta dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 12 persone (11 in carcere e una agli arresti domiciliari) indagati, a vario titolo, di aver promosso, diretto e partecipato a un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e di aver, di conseguenza, approvvigionato, detenuto e smerciato cocaina sul mercato di Foggia e provincia, nella Bat,, nel Basso Molise e in Abruzzo.
IL MERCATO ILLECITO. Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dal Gip, le indagini hanno consentito di documentare e di raccogliere un solido quadro probatorio a carico dell’associazione indagata che, tra luglio 2020 e novembre 2021, ha distribuito sul mercato illecito oltre 20 kg di cocaina purissima equivalenti ad oltre 83mila dosi (circa 6,6 milioni di euro).
I SEQUESTRI. Nel corso delle investigazioni, la Dia, sotto la direzione della Dda di Bari e coadiuvata nei singoli interventi dagli uffici e reparti di polizia territoriali, ha sequestrato agli indagati oltre 10 kg di stupefacente, equivalente a circa 45.000 dosi, caratterizzato da un elevatissimo grado di purezza (la cui media, a seguito di analisi di laboratorio è risultata compresa fra il 42,59% e l’87,04%) e due ordigni artigianali risultati di micidiale potenziale offensivo. Oltre a ciò, nel corso di un filone di indagine facente parte dello stesso procedimento penale, nel settembre 2022, a uno degli indagati la Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato anche 100 grammi di hashish e beni immobili e mobili per un valore complessivo di circa 200.000 euro. Da un calcolo basato sugli elementi probatori acquisiti, attività tecniche e interventi di riscontro, il giro d’affari dell’organizzazione si aggirava attorno ai 3.500.000 di euro. Agli arresti in corso di esecuzione si aggiunge il sequestro del patrimonio illegalmente accumulato dagli indagati costituito da beni mobili, immobili, società e conti correnti, per un valore approssimativo di oltre euro 600.000 ai quali si aggiunge il sequestro del settembre 2022.
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