La speranza di ritrovarlo in vita si è fermata intorno alle 3.30 di questa notte, quando i vigili del fuoco hanno estratto il corpo esanime di Michele Patera, il 38enne foggiano vittima del crollo del solaio in un capannone abbandonato in periferia.
LA TRAGEDIA. Il crollo si è verificato ieri intorno alle 17 presso un capannone, non in uso, al civico 128 di Corso del Mezzogiorno a Foggia. Secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere scaturito dal cedimento improvviso di un tirante a sostegno della copertura a botte.
LE RICOSTRUZIONI. I parenti della vittima hanno ribadito che al momento del crollo l'uomo era nella struttura abbandonata perché, come accadeva solitamente, era andato a portare da mangiare ai cani nel capannone. Una versione che non convince appieno gli agenti della polizia: sul posto sono strati trovati e sequestrati, infatti, un tubo in gomma con un cannello e una scala in ferro e una bombola di gas, tutto materiale utilizzato da chi porta via ferro da casolari e strutture abbandonate. Secondo la prima ricostruzione dei vigili del fuoco il tetto potrebbe essere venuto giù per il cedimento dei tiranti in ferro che sorreggono il solaio