Foggia piange Ninni Bertarelli: una vita in salita trasformata in una storia di riscatto e impegno
Mezza Foggia lo
conosceva per la Piadineria in centro. L’altra metà della città ci ha avuto a
che fare recentemente, complice il suo impegno all’interno del Pis – il Pronto
intervento sociale. Per tutti, era semplicemente Ninni. Era, perché purtroppo Sante
‘Ninni’ Bertarelli non c’è più. È scomparso all’improvviso, stamattina (31
luglio), proprio mentre era di servizio nel dormitorio di via Mastelloni.
UNA STORIA DI RISCATTO. Un infarto se l’è
portato via all’interno di quella struttura diventata parte integrante della
sua nuova vita. Un percorso indubbiamente travagliato il suo: dietro quel
sorriso sempre presente sul volto, nascondeva infatti “una vita in salita” - come
ricordano dai Fratelli della Stazione in un commosso post -, trasformata però in
una storia di “riscatto e impegno”. Ha avuto bisogno di
una mano e in tanti gliel’hanno tesa. Poi, ha riscritto il copione della sua
vita e quella mano l’ha messa a disposizione lui, quotidianamente. “Si occupava
dei poveri. Accoglieva, aiutava, sosteneva”. Lo ha fatto anche stamattina: ha dato il
buongiorno agli ospiti della struttura, poi ha avvertito un malore, risultato
fatale.
IL RICORDO. Sui social, ma non solo, si stanno rincorrendo omaggi e post di ricordi. In eredità lascia la sua capacità di opporsi a un destino che sembrava già scritto, la voglia di condivisione e i gioielli più belli e preziosi: le sue due figlie.
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