Avvio shock, poi qualche lampo ma non basta: il Foggia perde 3-1 a Trapani
Il Foggia rimanda ancora (sono cinque gare di fila) l’appuntamento con la vittoria e perde 3-1 in casa del Trapani. Una gara in cui si è visto complessivamente qualcosa in più rispetto alla partita contro la Cavese, se non altro per le occasioni create, ma su cui pesano i primi minuti in cui i rossoneri si sono autenticamente suicidati prendendo due gol che hanno aperto la strada al Trapani per la vittoria. A nulla è valso il gol della speranza di Minelli, che si è fatto perdonare l’erroraccio sul 2-0, perché i siciliani sono stati abili a chiuderla subito con Grandolfo.
LE FORMAZIONI. Barilari schiera il 4-3-2-1 con Perucchini in porta, davanti a lui Morelli, Minelli, Buttaro e Olivieri; in mezzo al campo vanno Garofalo, Pellegrino e Oliva mentre in avanti Winkelmann e Iličić ‘accompagnano’ Sylla. Stesso schema per Aronica con Galeotti tra i pali, linea difensiva formata da Ciotti, Negro, Pirrello e Giron; in mediana ci sono Podrini, l’ex rossonero Di Noia e Marcolini con Ciuferri e Fischnaller dietro Grandolfo.
AVVIO SHOCK. Nemmeno il tempo di iniziare e il Trapani è in vantaggio con Giron che con un rasoterra preciso batte Perucchini. Il Foggia è in bambola e all’8’ i siciliani raddoppiano: retropassaggio horror di Minelli che, anziché servire Perucchini, dà involontariamente palla a Fischnaller che salta il portiere e insacca a porta vuota. Nei rossoneri è Garofalo il più pericoloso: prima prova al 16’, ma non trova la porta; due minuti dopo, impensierisce Galeotti con una conclusione che finisce vicino al palo. Gli uomini di Barilari si scuotono dal torpore iniziale e ci provano ancora con Winkelmann, che non trova la porta dopo una sponda di Sylla. Al 26’ l’attaccante si divora un gol a due passi da Galeotti, dopo essere stato servito solo in area da Garofalo, ma si trovava comunque in fuorigioco. Alla mezz’ora si rivede il Trapani con una punizione di Giron che lambisce il palo alla sinistra di Perucchini. Cinque minuti dopo, il Foggia rinsavisce: corner di Winkelmann, Minelli è bravo a farsi trovare pronto e insacca alle spalle di Galeotti. Chi pensa a una possibile rimonta, però, si sbaglia: al 38’ Fischnaller elude il fuorigioco, si allarga e apparecchia per Grandolfo che deve solo spingerla dentro. E’ l’ultima emozione di un primo tempo condizionato dall’inizio shock dei rossoneri.
IL TRAPANI RESISTE. La ripresa inizia con Pazienza al posto di Pellegrino. Barilari chiede e ottiene l’intervento dell’FVS al 52’ per un presunto fallo su Olivieri in area, ma per l’arbitro non c’è nulla. Poco dopo, il tecnico manda dentro Fossati e Valietti per Ilicic e Minelli, mentre nel Trapani fuori Ciuferri e Podrini, dentro Canotto e Celeghin. I rossoneri alzano il baricentro ma si espongono inevitabilmente ai contropiede come al 65’ quando Ciotti si invola in solitudine ma trova Perucchini a sbarrargli la porta. Poco dopo, Fossati viene trovato in area da Garofalo ma trova Galeotti a dirgli di no. Nel Foggia c’è spazio anche per Bevilacqua, che entra per Sylla. Il copione della gara è ormai chiaro: i rossoneri stazionano nella metà campo siciliana, i padroni di casa cercano il colpo del ko sulle ripartenze. Aronica inserisce anche Vasquez per Grandolfo e La Sorsa al posto di Canotto. La chance per riaprire la gara ce l’ha Fossati che si gira bene al limite dell’area ma trova sulla sua strada uno strepitoso Galeotti a deviare in corner. Nel Trapani va dentro anche Carriero che rileva Marcolini mentre nei rossoneri Agnelli sostituisce Oliva. Prima del finale, il Foggia chiede l’espulsione diretta di Pirello per un fallo di Agnelli, che l’arbitro però non concede dopo revisione all’FVS. Poi ci prova con una conclusione centrale di Agnelli. E’ l’ultima emozione del match. Il Foggia torna in Puglia con un’altra sconfitta e la consapevolezza che ora non si può più sbagliare. Contro il Cosenza, domenica prossima allo Zaccheria, bisognerà far punti per non affondare.
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