Tra Trapani e Foggia vince la noia: 0-0 al "Provinciale", continua l'imbattibilità di Zauri
Finisce a reti bianche, e senza emozioni, l’ultima gara del Foggia di questo 2024. Chi si aspettava una partita pirotecnica contro il Trapani per via della presenza di alcuni ex nelle due compagini – tra tutti Eziolino Capuano – è rimasto deluso. A vincere è stata la paura di prendere i tre punti, con il risultato che le due squadre si sono annullate a vicenda. Ma per il Foggia tutto sommato va bene così, in un campo comunque non semplice.
LE FORMAZIONI. Solito 4-3-3 per Zauri con Perina tra i pali, davanti a lui Salines, Parodi, Camigliano e Vezzoni mentre a centrocampo agiscono Tascone, Mazzocco e Gargiulo e in avanti vengono confermati Orlando, Emmausso e Millico, con Murano inizialmente in panchina. Capuano opta per il 3-4-3 con Seculin in porta, linea difensiva formata da Celiento, Malomo e Silvestri; a centrocampo operano Ciotti, Karic, Carriero e Benedetti mentre il trio offensivo è formato da Kanoute, Lescano e Fall.
NOIA AL “PROVINCIALE”. Come prevedibile, il Trapani aggredisce i portatori di palla rossoneri, rendendo difficile imbastire una manovra. Il resto lo fa il campo scivoloso, provato dal maltempo che sta imperversando su tutto il Centro-Sud. Il primo tentativo è dei padroni di casa all’11’ con Kanoute che approfitta di un disimpegno errato di Gargiulo e spara in porta ma manda a lato. Il Foggia risponde poco dopo con una bella giocata di Orlando che si libera e serve Gargiulo, il cui tiro viene ribattuto in corner. Sugli sviluppi, i rossoneri vanno in gol con Salines di testa, ma è tutto inutile per fallo del difensore su Carriero. Gli uomini di Zauri amministrano la palla, con fraseggi costanti ma senza affondare in area, con Millico che è stretto tra le maglie siciliane ed Emmausso che è evanescente. Non fa meglio il Trapani, che si affaccia dalle parti di Perina solo con un colpo di testa di Fall al 39’ che non finisce di molto a lato. Gli animi si scaldano prima della fine del primo tempo per una gomitata – non violenta – di Orlando ai danni di Benedetti, che gli vale l’ammonizione. L’ultimo sussulto della prima frazione lo regala proprio il numero 11 rossonero che al 45’ percorre 40 metri in contropiede ma poi conclude debolmente, facendo arrabbiare qualche suo compagno di squadra per non aver sfruttato meglio lo spazio che si era aperto.
EQUILIBRIO IN CAMPO. Nella ripresa, Capuano si gioca subito le carte Carraro e Bifulco, che entrano al posto di Karic e Fall. Il Foggia ci prova con Mazzocco al 55’ con una conclusione al volo dopo un rimpallo, che finisce ampiamente alta. Il copione sembra lo stesso del primo tempo, con le due squadre che non sembrano voler pungere. Il Trapani getta dentro anche Spini che rileva Kanoute. I siciliani hanno un sussulto al 63’: Lescano mette in mezzo un pallone per Ciotti che a due passi da Perina mette a lato, disturbato anche da Parodi. Il Trapani cresce e al 69’ va vicinissimo al vantaggio con Ciotti che si inserisce bene di testa, sugli sviluppi di un calcio di punizione, con la palla che tocca il palo e finisce fuori. Zauri prova a dare una scossa ai suoi inserendo Zunno per Orlando. Poco dopo, è Silvestro a sostituire Mazzocco e Murano per Emmausso. Capuano risponde inserendo Crimi per Carriero. Le due squadre fanno incetta di calci piazzati, senza però incidere. Nel Foggia Vezzoni lascia spazio a Carillo. Ma in campo non accade più nulla. Finisce in parità, Trapani e Foggia rimandano sogni e ambizioni al 2025. (foto Antonellis Calcio Foggia 1920)
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