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Trasferito al "Cardarelli" l'uomo folgorato a Carapelle: rischia di perdere una mano

Arrestato dai carabinieri insieme al suo complice

Rischia di perdere l’uso di una mano, l’uomo che, nel primo pomeriggio di ieri, è stato tratto in salvo da vigili del fuoco e carabinieri, dopo un tentativo di furto – andato male – dei cavi dell’alta tensione di una cabina dell’Enel, in una distilleria in agro di Carapelle.
PER IL FATTO, i carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato Marcello Festa 42enne (e non 22enne come comunicato nell’immediatezza dei fatti), già noto alle forze di polizia, e Giovanni Balestrieri, di 45 anni, entrambi di Orta Nova. I due sono stati sorpresi in “Località Spartivento”, agro del comune di Carapelle all’interno della ex distilleria “Caviro” dove il 42enne - introdottosi nella cabina elettrica della società Enel per trafugare fili elettrici dell’alta tensione – ne è rimasto folgorato nell’atto di tranciare i cavi. L’uomo è rimasto “agganciato” ai cavi per una ventina di minuti circa. In quel frangente di tempo la corrente ha continuato ad attraversare il suo corpo provocandogli una “ustione coinvolgente per il 19% della superficie corporea e ustioni di terzo grado”. Data la gravità della situazione, è stato necessario disporre il trasferimento dell’uomo dal Riuniti di Foggia al “Cardarelli” di Napoli. Sequestrati dai militari interventuti tutti gli strumenti utilizzati dai due per il tentativo di furto. Ad allertare i soccorsi è stato lo stesso Balestrieri (incensurato, che per gli inquirenti fungeva da “palo”) che è stato bloccato dai Carabinieri all’esterno della struttura.

di Redazione 


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