Trasporti in Capitanata: i candidati (tranne Schittulli) “snobbano” l’incontro con sindacati e Vola Gino Lisa
Hanno chiamato la politica a rispondere sul tema della mobilità: ma l’incontro – dibattito pubblico indetto dalla sigla sindacale FAST di Puglia Basilicata, insieme al Comitato Vola Gino Lisa, non si farà. Gli assenti sono proprio loro: i candidati alla presidenza regionale, con l’unica eccezione di Francesco Schittulli, che aveva accettato l’invito ma restando da solo avrebbe nessuno con cui confrontarsi.
LE ASSENZE. Dopo aver preso visione della DGR n. 676 del 2 aprile 2015, pubblicato sul BUR n. 59 del 28 aprile 2015, con la quale si definiscono i programmi e gli impegni per la mobilità regionale dei prossimi anni, la Fast, insieme al Comitato VGL, aveva pensato di coinvolgere la politica sul tema delle proposte di Piano Attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015 - 2019 e di Piano Triennale dei servizi 2015- 2017, nel contesto della complessiva futura mobilità regionale. “Ancora una volta - fa sapere la segreteria regionale della Fast Confsal - quando la Capitanata chiama, la politica regionale non risponde. Ringraziamo, tuttavia, il prof. Schittulli, unico candidato che sarebbe stato presente all'evento. Il tema, di particolare interesse per la Capitanata, poteva essere soprattutto occasione per un confronto tra i candidati alla Presidenza e i cittadini della Capitanata”.
DOPO LE ELEZIONI. Verso Foggia e provincia c'è ancora troppo poca empatia, denuncia la Fast, soprattutto quando si tratta di conoscerne i problemi. Nonostante ciò, la Fast si impegna ad organizzare un nuovo confronto, subito dopo le elezioni, con il neo-eletto Presidente della Regione Puglia.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.