Trasporto pubblico nei Monti Dauni, famiglie e pendolari in difficoltà: i sindaci chiedono revisione degli abbonamenti
Abbonamenti più costosi, corse limitate e autobus spesso insufficienti. È questa la realtà che
stanno vivendo studenti e lavoratori pendolari dei Monti Dauni, costretti ogni giorno a spostarsi
verso il capoluogo e altri centri della provincia. Una situazione che ha spinto i sindaci dell’Area
Interna Monti Dauni a scrivere a Regione Puglia, Provincia di Foggia, Cotrap e Ferrovie del Gargano
per chiedere una revisione immediata delle nuove regole sugli abbonamenti settimanali e mensili
a corse predefinite.
IL LIMITE. Le segnalazioni raccolte sul territorio parlano chiaro: il limite massimo di corse introdotto con la
rimodulazione, unito all’aumento dei costi, rischia di rendere gli abbonamenti inutili già dopo
poche settimane, soprattutto per chi ha orari di lavoro spezzati o frequenta la scuola con rientri
pomeridiani. A questo si aggiungono i consueti disagi che si ripetono a ogni inizio anno scolastico,
quando il numero di mezzi a disposizione non riesce a coprire la domanda, costringendo molti
studenti a ritardi o addirittura a restare a terra.
LE SPESE. “Molte famiglie – spiega il presidente dell’Area Interna Monti Dauni, Pasquale Marchese –
sostengono già spese rilevanti per garantire il diritto allo studio ai figli. Oggi si ritrovano a pagare di
più per un servizio ridotto, che rischia di diventare insostenibile e di compromettere il diritto alla
mobilità e all’istruzione».
Per queste ragioni, i primi cittadini chiedono l’apertura urgente di un tavolo di confronto con
Regione e aziende di trasporto, al fine di trovare correttivi concreti e tempestivi. L’obiettivo è
garantire un servizio pubblico che sia finalmente all’altezza delle necessità delle comunità
montane, efficiente, accessibile e sostenibile.
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