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Trattativa Calcio Foggia, Landella sbotta ma Pelusi rassicura: “Con o senza Follieri ci sono i soldi anche per il ripescaggio”

Ha scoperto, con colpevole ritardo, che la storia del versamento in anticipo presso un notaio, da parte di Follieri, della somma promessa per l'acquisto delle quote del Calcio Foggia 1920 è (ed era) una bufala e ha chiuso bruscamente la videoconferenza con i soci, indetta nel pomeriggio di ieri 14 luglio, per aggiornarsi sullo stato della trattativa in corso.

L'INCONTRO PRECEDENTE. Franco Landella ci aveva creduto. Nel corso del precedente incontro, tenutosi a Palazzo di Citta lo scorso 9 luglio, dopo le iniziali titubanze aveva sentito telefonicamente il notaio Pascucci, incaricato della redazione dell'atto di cessione quote societarie, per capire se fosse previsto il versamento in anticipo delle somme. Ma nel corso della chiacchierata al telefono, evidentemente, deve essere sorto qualche malinteso. I soldi da parte di Follieri, se e quando arriveranno, potranno giungere dall'estero solo dopo la scadenza del termine di prelazione e gradimento fissato al 19 luglio. E dopo quella data servirà almeno una settimana per trasferire i fondi (a patto che ci siano) prima in Europa e poi in Italia. A quel punto, come è ovvio che sia, saranno versati prima della conclusione dell'atto. Del resto, la storia del deposito delle somme in anticipo su un conto intestato al notaio non quadrava. La legge consente questa procedura esclusivamente per le compravendite immobiliari e uno studio del notariato esclude categoricamente la sua applicazione in caso di cessione quote societarie. Durante la videoconferenza di ieri il primo cittadino pensava, invece, di poter avere conferma dell'arrivo dei fondi promessi da Follieri, in totale 1,3 milioni di euro, a garanzia della cessione delle quote del Calcio Foggia 1920. L'amara scoperta della reale situazione lo ha mandato su tutte le furie.

TRA RABBIA E PROSPETTIVE. Il sindaco di Foggia, infastidito dalla mancata conferma dell'arrivo dei fondi dall'estero, non ha voluto più ascoltare le repliche dei presenti, Maria Assunta Pintus e Davide Pelusi. Proprio quest'ultimo, però, contattato telefonicamente da Foggia Città Aperta, prova a stemperare la situazione: “C'erano state delle incomprensioni: non è possibile chiedere a Follieri di far arrivare in Italia il denaro prima che la Pintus si esprima su prelazione e gradimento. In ogni caso, credo che si stiano creando eccessive attenzioni su questa trattativa. Vorrei che fosse chiaro un aspetto: non è in dubbio il futuro del Calcio Foggia. Con o senza Follieri siamo pronti a iscriverci in serie D e a chiedere l'eventuale ripescaggio in serie C. Se la trattativa, come auspico, dovesse andare in porto il capitale della società ne uscirà irrobustito. Ma anche in caso contrario i fondi saranno assicurati”.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  • Marco

    15/07/2020 ore 14:27:43

    Scusate...ma di cosa e chi stiamo parlando?.. Ma davvero qualcuno ha creduto che Follieri (cioè Follieri eh..Raffaello Follieri...non so se avete ben presente..) avrebbe investito soldi veri CHE NON HA E NON HA MAI AVUTO?...Ritengo sarebbe opportuno smettere persino di fornire aggiornamenti sulla vicenda....Comunque a breve chiamerò il sindaco comunicandogli il mio interesse per il Foggia visto che il Genio della Lampada mi ha promesso lo scettro di re dell'universo...non ci vorrà molto....abbiate fede...
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